Gargiulo, Sorrento:”Savoia squadra forte, ma abbiamo bisogno di punti”

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L’attaccante esterno classe 94′ Alfonso Gargiulo, ex Juve Stabia e con un recente passato all’Ercolanese della famiglia Mazzamauro, ci parla del prossimo derby in programma domenica prossima al campo “Italia” contro il Savoia.

Sette punti in tre partite incidono, eccome, non soltanto sulla classifica ma anche sul morale. L’arrivo del tecnico Campilongo, pare avere influito positivamente, non c’è che dire. Nel giro di poco tempo, gli oplontini sono passati da una anonima posizione di centro-classifica, alla zona play-off, cominciando così con il botto questo nuovissimo 2019. Il primo, importante, segnale c’era già stato quando era stata fermata, tra le mura amiche, la capolista Picerno; poi sono arrivate le due vittorie di misura contro Francavilla e Pomigliano che se non hanno del tutto risolto il problema in zona goal con cui la squadra è costretta a fare i conti da un bel po’ di mesi a questa parte, hanno almeno restituito una squadra che pare adesso essere maggiormente fiduciosa nei propri mezzi e quantomeno più cinica. Adesso, non è il caso di fermarsi sul più bello; l’obiettivo è quello di proseguire su questa scia lasciata sull’acqua del mare dal veliero salpato poco meno di un mese fa, ed in tal senso, i presagi tratti dal cielo e dalla natura, da parte degli aruspici, sembrano positivi. L’imbarcazione può salpare verso il prossimo porto, rinvigorita dai tanti punti conquistati nei derby, ma guai ad abbassare la guardia. Basta perdere per un solo attimo, la presa sul timone, ed il rischio di andare fuori rotta, cresce a dismisura. Anche perché il Sorrento, ha un maledetto bisogno di punti per tirarsi fuori dalle zone calde della classifica. In vista della gara tra rossoneri e torresi, in programma domenica prossima nella amena e bellissima costiera, abbiamo ascoltato il capitano del Sorrento, l’attaccante classe 94′, Alfonso Gargiulo.

Hai cominciato la tua carriera nelle giovanili della Juve Stabia, compagine con un ottimo settore giovanile, il quale da sempre sforna tanti calciatori interessanti. Puoi raccontarci come si è snodata la tua carriera e quali sono le tue caratteristiche tecniche?

Si, arrivai alla Juve Stabia in prestito dal Catania, dove disputai due campionato con la formazione Primavera. A Castellammare mi sono subito trovato alla grande; disputammo anche il torneo di Viareggio dove eliminammo agli ottavi di finale, la Juventus grazie anche ad un mio goal. Due settimane dopo, però, subii un brutto infortunio al ginocchio che mi costrinse a stare fermo per 6/7 mesi. Per ciò che riguarda le mie caratteristiche, ho sempre fatto l’attaccante; prima punta, seconda oppure esterno, mi sono sempre adattato a seconda delle esigenze.

Sei alla tua seconda stagione consecutiva al Sorrento, squadra di cui sei diventato anche capitano. Dopo un grandissimo campionato disputato in Eccellenza, durante il quale hai siglato ben 20 reti (record personale in carriera), trascinando i costieri in serie D, quest’anno stai incontrando maggiori difficoltà realizzative (soltanto 3 i sigilli). Che differenza hai riscontrato tra le due categorie?

Si, sono alla mia seconda stagione al Sorrento che considero ormai casa mia, visto che qui sono nato e cresciuto calcisticamente. L’anno scorso, fu in assoluto la mia miglior stagione dal punto di vista realizzativo; siglai ben 20 reti e riuscimmo anche ad ottenere la promozione in serie D. Tra l’Eccellenza e l’Interregionale, ho riscontrato senza dubbio, tante differenze. La seconda, è sicuramente molto più complicata sotto tutti i punti di vista, ed è più difficile ambientarsi. Nella prima parte della stagione, abbiamo avuto un po’ di difficoltà ma la squadra, per quello che ha espresso sin qui, non merita, a mio avviso, i punti che ha e sono convinto che alla lunga, lo riusciremo a dimostrare sul campo.

Conosci bene la famiglia Mazzamauro per avere militato nella stagione 2016/17, nell’ Ercolanese (6 reti in 19 apparizioni), disputando una buona stagione. Come andò quell’esperienza e perché le vostre strade si sono poi separate?

Conosco benissimo la famiglia Mazzamauro e nutro profondo affetto e stima, nei loro riguardi. Ho un grandissimo ricordo di quell’esperienza ad Ercolano; riuscimmo a salvarci con qualche giornata di anticipo e a raggiungere una meritata salvezza. In quel periodo, ero in prestito dalla Nocerina, dalla quale ebbi difficoltà a liberarmi. Volevo restare, ma i rossoneri mi liberarono troppo tardi, soltanto in estate, per cui le nostre strade si separarono.

State attraversando un momento non positivo. Negli ultimi 12 turni sono arrivate ben 8 sconfitte, solo 2, che si aggiungono ad altre 3( in totale, 3 in casa e 2 esterne ad Altamura e domenica scorsa a Nola) ed altrettanti pari. Eppure eravate partiti abbastanza bene e avete cambiato, anche tanti elementi. Come ti spieghi ciò?

Come ho già detto poc’anzi, non stiamo attraversando un grande periodo anche a causa della sfortuna che ci ha perseguitato, e non poco. Due settimane fa, contro il Cerignola, abbiamo, ad esempio, perso la partita a causa di qualche errore di troppo e di un fallo abbastanza evidente, non visto dall’arbitro, a fine gara. Sono comunque sereno perché non abbiamo né demeritato, ne’ mollato e le vittoria conquistata nell’ultimo turno a Nola, ci darà maggiore autostima e fiducia nei nostri mezzi per ripartire e raggiungere, al più presto possibile, il nostro obiettivo.

Il Sorrento ha da sempre, uno dei migliori vivai della Regione come sta, del resto, dimostrando la Juniores che è al primo posto, nel raggruppamento L, quello in cui milita anche il Savoia. Eppure in prima squadra, si vedono pochi dei vostri giovani. Come mai questo?

Il Sorrento ha sempre puntato sul settore giovanile, basti pensare ai tanti campioni sfornati negli ultimi anni come Immobile e Mirante. A volte, però, per puntare sui giovani, credo ci sia bisogno di tanto coraggio ed anche di un po’ di fortuna. Quest’anno, disponiamo di tanti under di qualità che tanti squadre di serie D ci invidiano…

Domenica prossima affronterete il Savoia, squadra in salute e decisa a proseguire il suo cammino verso i play-off. Voi, invece, avete un assoluto bisogno di punti, per tirarvi fuori dai quartieri bassi della classifica. Che partita ti aspetti e come vi state preparando ad affrontare questo derby?

Il Savoia è una grande squadra e non lo scopro, di certo, io. Vengono da tanti risultati utili consecutivi, e penso, dunque, che non sarà sicuramente una gara facile per noi, ma neanche per loro. Abbiamo bisogno di punti per la salvezza e dopo il risultato positivo di domenica, non vogliamo fermarci.

A proposito di Savoia, che avversario hai visto nella gara di andata e quale emozione e’ stata per te, giocare al “Giraud”?

È stata, per me, all’andata, la prima partita disputata al “Giraud” e sono anche riuscito a segnare un goal. Conosco tanti ragazzi che giocano li’ e credo che domenica, assisteremo ad un’altra grande partita.