Troppo Ischia per questo Savoia. Ma quanta facilità nel conquistare i tre punti

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Bianchi con l’attenuante di una difesa a mezzo servizio ma in balia delle onde e senza opporre alcuna resistenza alla capolista.

 da titolo. Troppo Ischia per questo Savoia presentatosi tra l’altro al “Mazzella” con mezza difesa indisponibile, problema che chiaramente si è aggiunto all’evidente gap tecnico-tattico che si riflette nello specchio della classifica. La sconfitta di oggi era molto probabilmente inevitabile perché da qui alla fine saranno altre le gare che i bianchi dovranno dovranno vincere per raggiungere la salvezza ma ciò che più preoccupa è l’incapacità della squadra di creare gioco e azioni da goal. Se si esclude l’unico pericolo creato alla porta isolana da Scalzone sul parziale di uno a zero per i padroni di casa,  gli oplontini si sono fatti apprezzare solo nel primo quarto d’ora per un pò di pressing alto. Poi il nulla totale. L’attuale capolista ha avuto insomma vita facile a fare propri i tre punti rispetto ad altre avversarie affrontate tra le mura amiche (ad esempio il Montecalcio che è anche riuscita a fare il colpaccio). La colpa di tutto questo è da attribuire ad un mercato completamente sbagliato in estate e ad una preparazione atletica disastrosa che adesso sta inevitabilmente producendo i suoi deleteri effetti con numerosi calciatori indisponibili. Rimediare le cose in corsa per la nuova società, è impresa difficile soprattutto perché sul mercato i pochi calciatori di valore che può offrire questa categoria, sono già tutti accasati per cui l’unica strada  da seguire è quella di compattarsi e vincere gli scontri diretti. Forse, la scelta di cambiare tre allenatori, sebbene sia stata anche dettata da cause di forza maggiore (per ultimo, le dimissioni di De Stefano) non è stata proprio felice perché con il neo-tecnico Criscuolo si deve inevitabilmente ripartire nuovamente da zero. Convincere Barbera a restare, almeno fino a fine stagione, sarebbe forse stata la scelta migliore anche perché il tecnico torrese con poche risorse a dispozione, ha condotto una squadra davvero mediocre fino alle semifinali di Coppa Italia ma ora non è tempo per fermarsi  a pensare ed a ragionare sui se ed i ma. La clessidra del tempo scorre veloce e occorre rimettersi subito in carreggiata per condurre la nave in un porto sicuro, al più presto possibile.

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