Da Agrigento scrivono ad Oplontini.com

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Lettera aperta indirizzata alla nostra Redazione

Riceviamo e pubblichiamo, anche al fine di stemperare un po' gli animi nell'attesa della partita Akragas-Savoia, una lettera aperta pervenuta alla nostra Redazione nella giornata di ieri. 

 

LETTERA APERTA
Al sito Oplontini.com,
Ai Gruppi Uniti Curva Sud Torre Annunziata.

Cari Amici,

chi scrive è un “antico” tifoso Akragantino il quale, seguita la vicenda connessa all’attesa e, successivamente, al diniego della trasferta relativa al tanto atteso scontro al vertice tra Akragas e Savoia, ritiene opportuno fare qualche precisazione a difesa, quantomeno, della propria onorabilità di tifoso, se non di quella di tutta la tifoseria Akragantina (che, tuttavia, potrebbe pensarla diversamente da me).

Intanto una premessa: discutere oggi di scontro al vertice tra due Squadre che totalizzano, rispettivamente, il 3° e il 4° punteggio dell’intera serie D, formata da 162 squadre, significa parlare di una ristretta ”èlite” calcistica che rende onore ai rispettivi Blasoni, alle rispettive Società, alla comunità dei Tifosi delle due squadre che, finalmente, hanno ripreso a pensare “in grande”. E questo avviene, per quanto riguarda i nostri Colori, dopo vent’anni di desolazione, di gestioni scriteriate da parte di incompetenti avventurieri, di mortificazioni per i pochissimi Tifosi rimasti accanto alla squadra nelle infime categorie.

Oggi, davanti a un evento calcistico di rilevanza nazionale, gli organi “competenti”, in maniera molto sbrigativa e senza nessuna conoscenza dei fatti, ritengono di dover negare una splendida giornata di sport ad entrambe le tifoserie, parzialmente svuotando di significato l’attesissima partita.

Fatta questa premessa, ritengo tuttavia la lettera dei tifosi oplontini, dal titolo “Dignità calpestata”, offensiva più nei confronti dei tifosi dell’Akragas, che nessuna colpa hanno sulla decisione, che sugli effettivi autori. E vengo a esaminare qualche punto della lettera.

Non è un mistero per nessuno che, volenti o nolenti i tifosi, la vicinanza del “noto politico” all’Akragas ha portato nelle casse della Società un grosso Sponsor; tutti noi sappiamo che i campionati si fanno con le migliaia di euro, e non con la passione, purtroppo. Quello che personalmente non è piaciuto, è stato il fatto che il suddetto politico si sia poi presentato agli allenamenti, quasi a voler marcare il territorio: è stata una mossa tipica del politico, che sta danneggiando non poco l’immagine dell’Akragas.

Ma a fronte di questo, se qualcuno di voi vuole vedere cose che “devono rimanere nascoste” può visionare i filmati di Cavese-Akragas del girone di andata e farsi una propria opinione, oppure giudicare il fatto che, nella sua Storia, l’Akragas non ha mai usufruito di un ripescaggio!

L’Akragas non deve vincere il campionato: noi il nostro campionato l’abbiamo già vinto, per il semplice fatto di essere vivi, di essere risorti dalle macerie dell’abbandono e dell’anonimato. Ma il campo emette il suo verdetto: e dà ragione alla programmazione della Società, alla qualità tecnica della squadra, all’abilità tattica dell’allenatore e, perché no, all’amore di una tifoseria troppo a lungo bistrattata.

Questi sono fatti certi, e sono ben lontani dalle generiche accuse da voi lanciate, nei nostri confronti, nella lettera.

Per parte mia, ho pensato qui di chiarire qualche equivoco, allo scopo allontanare malintesi tra due tifoserie che non hanno mai avuti motivi di scontro o dissapori di alcun genere, ben sapendo di espormi a possibili critiche.

Auspicando la Vostra presenza ad Agrigento, ove verrete certamente ricambiati dell’ottimo trattamento da voi riservato ai settanta Akragantini nella gara di andata, colgo l’occasione per auspicare un futuro di grandi sfide tra Akragas e Savoia, sempre più in alto, in quelle categorie che entrambe le Squadre hanno conosciuto e dalle quali, ahimè, mancano da troppo tempo.

Un abbraccio di tifoso

L’Ultimo Telamone
Sempre in piedi sulle rovine!