Savoia-Acireale: le dichiarazioni di Tascone, Orlando e Parlato in sala stampa

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Tascone: “Con una rosa così, imbottita di campioni e veterani della categoria, non posso far altro che crescere ed imparare. Cerone è un calciatore di ben altra categoria: sono orgoglioso di giocare con lui e di far parte di questo gruppo. Il mister mi ha dato fiducia e spero di averla ripagata: sinceramente? Anche sullo 0-2 non ho mai smesso di credere nella rimonta perché siamo un gruppo che non molla mai.”

Orlando: “Che emozione segnare il gol del 2-2: è stato un 2019 complicato per me, 4 partite da titolare e ben 6 mesi senza giocare; in quel destro c’era tutta la mia voglia rivalsa. Sono contento per aver riaperto la partita e vorrei sottolineare quanto sia stato importante per me che in questi mesi di difficoltà non ho ricevuto critiche: a volte ci si dimentica che dietro ad un calciatore c’è un uomo, con le sue fragilità e i suoi momenti no. Vorrei ringraziare la società, perché mi ha aspettato, il direttore che ha creduto in me, la mia ragazza e la mia famiglia. Questo è un gol che ripaga dei sacrifici che si fanno quotidianamente. Per un attaccante è importante ritrovare il gol: davanti ci sono tanti campioni, dobbiamo essere intelligenti ad accettare anche scelte che non possono piacere”.

Parlato: “Quando l’Acireale ha segnato la seconda rete, ho capito che qualcosa non andava, e che dovevo cambiare. Complimenti agli avversari, ma noi nella prima mezzora non abbiamo giocato alla nostra altezza, anche se sono stati solo due episodi a provocare le reti degli avversari. Non posso far altro che complimentarmi con i miei ragazzi per come sono riusciti a ribaltare una situazione che si era fatta complicata e a regalare un Natale di serenità a noi e all’intera città di Torre Annunziata. In particolare, vorrei augurare buone feste a tutti i bambini che soffrono”.

La squadra sta crescendo e sta rispondendo proprio come mi aspettavo, domenica dopo domenica acquisiamo convinzione e consapevolezza. Oggi si sono superati ma non possiamo permetterci disattenzione, specialmente se sono causate da mancanza di serenità e calma. Credo che gli errori dei singoli siano dipesi da questo. Adesso sarà importante tenere da parte le emozioni: dobbiamo pensare a noi stessi. Adesso ci godiamo questo momento e il Santo Natale, poi ci rimettiamo a lavoro a partire dal 28.

Un caro augurio di Buon Natale a tutti, specialmente ai bambini che soffrono. A loro dico: non mollate!”