D’Auria, Francavilla:”mi voleva il Savoia, ma non me la sentivo di restare in Campania”

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L’attaccante esterno classe 96′, ritornato quest’anno a vestire la casacca del Francavilla ed attualmente capocannoniere della rosa, ci racconta un po’ di se’ oltre a parlarci del prossimo impegno contro il Savoia.

Dopo la buona prova sfoderata contro la capolista Picerno, i bianchi del neo-tecnico Campilongo, cercano la prima vittoria del 2019 e, contemporaneamente,la prima del nuovo corso post-Squillante. La possibilità, tra pochi giorni sul terreno di gioco dell’insidioso Francavilla dell’ex tecnico Lazic, a pari merito proprio con il Savoia, oltre ad essere una delle squadre più in forma del momento. Sedici punti conquistati nelle ultime dieci gare, con un bottino di 4 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte rimediate contro compagini di alta classifica come Taranto e Cerignola. Una partita, insomma, non delle più facili, su un campo di gioco in cui, a parte il Nola alla prima giornata, nessuno è riuscito più a portare a casa i tre punti, Picerno incluso. A presentarci il prossimo, interessante match tra due delle migliori difese del torneo ma anche dei peggiori attacchi, il bomber della rosa Gianluca D’Auria, napoletano d.o.c e con un recente passato in Campania, tra le fila della Juve Stabia.

Dopo alcune esperienze in Campania, sei ritornato a Francavilla, dopo esserci già stato nella stagione 2015/16, in cui hai raggiunto il record di reti personali con 9 sigilli. Sembra che questa casacca ti porti tanta fortuna, visto che dopo una parentesi non proprio positiva alla Juve Stabia, stai rivivendo in rossoblu’ un’altra grande stagione dove hai già quasi superato il tuo record di goal, visto che sei già a quota 8. Contento di questa scelta?

Non contento, ma contentissimo. Avevo un altro anno di contratto con la Juve Stabia, ma sono stato io a chiedere la rescissione per ritornare a Francavilla e ripartire da zero, azzerando così il passato. Sto facendo bene perché qui sento la fiducia di tutti; della squadra ma soprattutto, della società.

Nelle ultime dieci partite, avete racimolato 16 punti, frutto di 4 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte contro Taranto e Cerignola e dunque siete una delle squadre più in forma del torneo. Cosa è cambiato rispetto al primo periodo in cui siete partiti un po’ a rilento?

All’inizio non siamo partiti benissimo perché eravamo una squadra composta da tanti elementi nuovi che non si conoscevano bene tra loro, ma con il tempo, siamo stati bravi a creare un gruppo solido e compatto e questo ci ha permesso, di conseguenza, di conquistare molti punti preziosi per la classifica.

Solo una sconfitta subita in casa, alla prima giornata contro il Nola, a fronte di tre debacle esterne con Nardo’, Taranto e Cerignola. Si può affermare, dunque, che in casa rendete decisamente meglio. A cosa è dovuto ciò, secondo il tuo punto di vista?

E’ vero, le statistiche dicono che in casa rendiamo meglio, ma secondo me, abbiamo disputato fuori casa, partite anche migliori. Ovvio, comunque, che in casa riusciamo ad esprimerci meglio anche perché ci teniamo a non fare brutte figure davanti ai nostri tifosi.

16 reti fatte,di cui la metà siglate da te, 15 subite. Una difesa ermetica , ma anche un attacco alquanto sterile. A cosa è da ascrivere, secondo la tua opinione, tale penuria di reti?

In effetti è una domanda che mi faccio dall’inizio del campionato ma non sono mai riuscito a trovare una risposta anche perché siamo una squadra forte, disponiamo di attaccanti di livello come, ad esempio, Leonetti che si è, di recente, anche sbloccato. Sono tuttavia sicuro e fiducioso che al più presto, i miei compagni di reparto si sbloccheranno e cominceranno a segnare.

Domenica affronterete il Savoia, avversario che ha i vostri stessi punti in classifica. Che partita ti aspetti?

Mi aspetto una partita tosta. Non sarà facile ne’ per noi, ma neanche per loro ma sono sicuro che sarà comunque una bella partita.

Guardando le due difese e i due attacchi, ti aspetti una partita da under, con poche reti?

Dalle statistiche dovrebbe essere così (ride), ma il calcio è strano; potrebbe anche finire 3-3.

Quali sono gli obiettivi del Francavilla e dove pensi che possiate arrivare?

Il nostro obiettivo è quello di salvarci il più in fretta possibile. Se dovessimo raggiungere la salvezza prima di quanto ci siamo prefissati, potremo guardare in alto e provare a spingerci oltre.

Ti piacerebbe, da napoletano, tornare in Campania e perché no, un giorno vestire la casacca del Savoia?

Ti dico la verità, in estate il Savoia mi ha cercato. Il direttore, che conosco molto bene e ritengo una persona davvero in gamba, voleva che facessi parte della rosa ma per adesso, non non ho tanta voglia di tornare in Campania. Dopo l’esperienza vissuta l’anno scorso a Castellammare di Stabia, dove ho sofferto davvero tanto, non me la sento ma non ho mollato e sono riuscito a superare quel momento difficile.