Savoia, che peccato sprecare così tanto

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La sterilità offensiva è il fattore dominante dell’ultimo periodo. Buona, nel complesso, la prova di squadra.

La partita di ieri contro il Nardò, rappresenta la fotografia dell’ultimo periodo che sta vivendo il Savoia; una squadra che costruisce tanto, domina nel possesso palla ma che non riesce a infliggere la stoccata decisiva agli avversari. Il problema, è stato da tempo individuato, e risiede nel reparto avanzato, troppo spuntito e privo di un vero e proprio centravanti in grado di puntare la porta. Anche ieri, l’argentino Ortiz, non ha giocato male, si è sacrificato molto, spaziando su tutto il fronte offensivo, ma non può giocare novanta minuti e reggere sulle sue spalle, tutto il peso del reparto avanzato. Andrebbe inserito, perlopiu’ in corso d’opera, per aiutare la squadra a salire e a rifiatare negli ultimi minuti e invece, la penuria di elementi in quel settore del campo, sta costringendo il tecnico Squillante ad utilizzarlo, dal primo minuto. Altra cosa che si è notata ieri, è la mancanza di un regista puro. Ieri, per esempio, i granata avevano Bertacchi che ogni volta, in fase di possesso palla, si abbassava sulla linea dei difensori, per venire a prendersi il pallone e aiutare a mettere ordine nel gioco dei suoi, mentre i bianchi hanno, attualmente, tanti centrocampisti grintosi, che corrono tanto ma che portano troppo la sfera. Cio’, rallenta di molto le ripartenze e impedisce di far ripartire il contropiede in maniera veloce. Quante volte, Ausiello o Gatto, hanno portato palla per 50 metri, senza verticalizzare subito per gli esterni o lanciare immediatamente questi ultimi, permettendo così alla difesa neretina di riposizionarsi? In questo modo, si corre il rischio soltanto di correre tanto e a vuoto, sprecando troppe energie. Il pressing diventa inutile e fine a se stesso, perché una volta recuperato il possesso, lo si perde immediatamente, per scelte sbagliate. Peccato perché i bianchi avrebbero forse potuto avere 6-7 punti in più, se avessero concretizzato almeno la metà delle palle goal costruite contro Taranto, Francavilla, Andria e appunto il Nardo’. La prestazione, nel complesso, è stata comunque positiva, una buona prova di squadra, se si eccettua, forse, quella dei due esterni difensivi, soprattutto di Esposito, precisi nei traversoni al centro ma non altrettanto nell’ultimo passaggio nonché poco reattivi, questa volta, quando sollecitati nelle sovrapposizioni.