La voce del silenzio

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Il popolo oplontino tornerà a cantare…

Quando ero bambino, la domenica pomeriggio, mi capitava, di tanto in tanto, di sentire un gran frastuono provenire da una parte della città. Che fosse un boato, delle urla di gioia o di disapprovazione, non cambiava molto e quei suoni stavano ad indicare qualcosa di ben preciso: in campo era sceso il Savoia e al Giraud c'erano migliaia di tifosi che, all'unisono, sostenevano i colori biancoscudati. Fu allora che cominciai a chiedere insistentemente a mamma e papà di portare anche me: desideravo essere parte di quella voce, quella stessa voce che, per tanti anni, abbiamo ascoltato una domenica sì e una domenica no. 

Da un po' di tempo a questa parte, invece, un silenzio assordante pervade la mia casa, dove ancora abito a distanza di oltre vent'anni da quella 'prima volta': quell'eco e quel boato non ci sono più, quella voce è stata zittita. Torre Annunziata è rimasta senza calcio.

Ma una cosa è certa: quella voce non è stata zittita per sempre e il popolo oplontino, prima o poi, tornerà a cantare. Stavolta, si spera, senza altre nuove illusioni. Dopo l'ennesimo fallimento vissuto grazie a Quirico Manca e i suoi amici, la Torre Annunziata calcistica è stata nuovamente tradita: scrivere di rumors e gossip non ci compete, non ci va di girare inutilmente il coltello nella piaga. Ecco perché, noi di Oplontini.com, abbiamo scelto il silenzio, così come hanno fatto i tifosi veri, stanchi e stufi anche di polemizzare sui social network per quello che doveva essere e non è stato e per quello che potrebbe essere e non sarà. Adesso contano solo i fatti e, almeno fin quando non arriverà qualcuno a ridare lustro alla gloriosa casacca bianca, questa sarà la nostra linea.   

"Non c’è rumore più assordante del silenzio di chi vorresti sentire". G. Rojetti.

(Foto Salvatore Izzo)