L’EDITORIALE – Cuore di capitano

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Francesco Scarpa decisivo, ancora una volta

Ancora lui, sempre lui. Francesco Scarpa, il Capitano, colui che nei momenti più duri si fa carico del gruppo e lo traghetta verso la luce. Lui che sarebbe rimasto anche da solo a giocare nella Sua città, nella Sua squadra, lui che non ha avuto mai un dubbio ed ha rifiutato qualsiasi offerta pur di portare a termine il suo compito.

Lui che a Melfi, con due calci di rigore trasformati con freddezza ha regalato ai bianchi un risultato positivo, lui che nell’incredulità dei calabresi della Vigor, convinti di averla fatta franca, col suo estro, con la sua grinta, con la sua voglia ha suonato la carica e dato il via alla ribalta. Un gol e un assist che lasciano accesa la fiammella della speranza, che ridonano entusiasmo all’ambiente, che fanno sorridere, finalmente, i tifosi.


Francesco Scarpa in curva a dirigere il tifo durante Savoia-Agropoli

E non ce ne vogliano gli altri: non ce ne voglia Gragnaniello, che ha tenuto in caldo il risultato evitando un passivo più pesante con parate stratosferiche, o Checcucci e Sirigu che hanno tenuto a bada le sfuriate degli avanti calabresi. Non ce ne voglia Cipriani, che con freddezza e precisione chirurgica ha sfruttato l’assist del Capitano depositando in rete il gol del 2-1, o Partipilo che ha visto lo scatto di Scarpa in occasione del momentaneo 1-1. Non ce ne vogliano tutti gli altri che hanno contribuito all’ultima vittoria ma lui è il Capitano, è torrese, è savoiardo…è “raccomandato”. Lui è destinato a restare nei cuori di ogni tifoso del Savoia per aver dimostrato, più di ogni altro, Amore per la casacca bianca, solo Amore. Ancor prima dei gol (ventiquattro nella passata stagione in D, sei, quest’anno, in Lega PRO, fino a questo momento) sono la sua grinta, la sua determinazione, la sua voglia di non arrendersi mai che lo relegano, di diritto, tra i savoiardi più amati di sempre.


Francesco Scarpa festeggia la promozione in Serie B del Savoia

Lui, mette sempre quel qualcosa in più. Lui che ha realizzato il sogno di giocare nel Suo Savoia, di esserne il Capitano e di aver conquistato una storica promozione.

Lui che quella Lega PRO la sente sua più di ogni altro e non smetterà di difenderla a denti stretti. Lui che è una garanzia. Lui che ha dovuto anche ingoiare qualche boccone amaro ma che ha sempre risposto solo in campo, e anche quelle rare volte in cui non è stato il migliore, nessuno ha mai potuto mettere in dubbio la sua determinazione. Lui che la maglietta l’ha sempre sudata. Lui che, senza di lui…chissà come andava a finire.