La rinascita del calcio Torrese targata Luce

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Dal fallimento alle soddisfazioni del presente

14 novembre 2009. Una data che in molti a Torre Annunziata ancora non riescono a digerire. Era l’anno della retrocessione nel campionato di eccellenza e il Savoia, dopo appena due mesi di calcio giocato, si ritira dal campionato. Uno shock per la città, che già aveva dovuto sopportare la pessima annata precedente, e si trovava senza quella squadra, motivo di orgoglio per gli oplontini.

Anno 2010, si ricomincia da zero, o quasi: in una giornata di giugno la rifondazione tanto sperata dai tifosi: nasce una nuova squadra, che prende il nome di Associazione Sportiva Dilettantistica Calcio Savoia. Le promesse per la nuova stagione calcistica da parte della dirigenza vanno di pari passo con quelle dei tifosi: la promozione è il minimo che si possa ottenere. E allora parte la scalata all’Eccellenza, e al primo colpo arriva la vittoria in campionato: una stagione da record per la squadra allenata da Pasquale Vitter, dove ogni record venne disintegrato: su tutti spiccano quello di vittorie, 25, e un’imbattibilità ottenuta a suon di gol e calcio spettacolo.

Sono passati tre anni da quel Savoia ammazzacampionato: nel mezzo un’altra promozione, questa volta in serie D, e una tranquilla stagione, quella dello scorso anno, che regalò senz’altro un momento di stallo per i tifosi. Il resto è storia recente: L’arrivo di Lazzaro Luce, la presentazione della squadra con il pubblico che si stringe come negli anni d’oro attorno alla squadra, e un entusiasmo che va anche oltre il calcio giocato.

Un inizio proprio come nel 2010: 6 vittorie consecutive, l’ultima quella di domenica nel match contro la Cavese: una giornata di sport a 360°, con la campagna contro il femminicidio e la premiazione di Irma Testa, campionessa di pugilato. Un forte segnale per tutto il mondo sportivo e non: questo Savoia fa sul serio, dentro e fuori dal campo, con i tifosi che fanno parlare tutta l’Italia calcistica (domenica sugli spalti erano in 5000, almeno), segno di una maturità arrivata a fronte delle continue ammende alla società, giustificate (in parte) dalle sofferenze e dai risultati che stentavano ad arrivare.

Entusiamo, passione e… Umiltà, che dopo la partita contro i metelliani è di rigore per affrontare una lanciatissima Orlandina, nell’insidiosa trasferta siciliana. Lo scontro al vertice promette spettacolo, dove entrambe le compagini venderanno cara la pelle, per continuare a vincere, e perché no, per continuare a sognare, questa volta in grande.