Il nuovo Savoia targato Squillante

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Analisi di questa prima parte di preparazione

 

Si e’ conclusa da pochi giorni la prima parte del ritiro del Savoia nuovo di zecca, targato Mazzamauro-Mignano-Squillante che dopo una piccola pausa di qualche giorno, si rivedrà al Giraud per la ripresa degli allenamenti.

L’obiettivo è senza dubbio quello di farsi trovare pronti ai nastri di partenza, qualsiasi sia il girone in cui verrà’ inserita, sia che fosse il siciliano o quello pugliese che si preannuncia di difficolta’ più elevata vista la presenza di compagini maggiormente attrezzate per il salto di categoria (d’altronde, ci saranno anche piazze blasonate come Bari e Avellino, che punteranno, senza mezzi termini, alla vittoria del campionat, ndr); i bianchi non dovranno lesinare sudore, grinta e sacrificio per poter ben figurare in questa nuova avventura.

Il bilancio delle amichevoli sin qui disputate, e’ pressoche’ indicativo, considerati gli sparring-partner di categoria inferiore (Puteolana e Solofra che militano in Eccellenza, la Real Poggiomarino che si appresta a disputare il torneo di Promozione, ndr) e se non sono serviti a molto per testare il reparto difensivo, hanno, se non altro, fornito pur sempre qualche indicazione sul reparto avanzato, quello che maggiormente interessa il tecnico originario di Sarno, come nella sua filosofia di calcio. Basta, del resto, rileggere le sue recenti dichiarazioni post-partita per capire quanta importanza rivesta per il suo credo. Si nota anche una punta di rammarico per non avere potuto ancora provare insieme i due attaccanti della rosa (Del Sorbo e Pisani, a causa di un infortunio patito da quest’ultimo la scorsa stagione e dal quale non ha ancora recuperato a pieno), ergo il 4-2-3-1 che nella sua idea di gioco, sarà il modulo con il quale, insieme al 4-3-3, cambierà pelle alla sua squadra in corso d’opera. Sono venuti fuori e si sono notati solo alcuni dei movimenti su tutto il fronte d’attacco che si aspetta dall’ex centravanti dell’Afragolese Del Sorbo (come ha affermato nell’ultimo match giocato contro il Solofra, quando raggiungerà’ una migliore condizione atletica che gli permetterà di muoversi in orizzontale, entro i 18 metri, per assistere i due esterni d’attacco); si è vistala ricerca del pressing alto sulla difesa avversaria e il continuo scambio di posizioni tra gli esterni d’attacco, la dicono lunga su quale sia la sua concezione di calcio. E a riprova ulteriore di ciò, significativo questo inciso: ”Sapete, che i miei attaccanti, non hanno mai fatto meno di 18-20 goal a stagione quando assimilano esattamente cosa gli chiedo”. Forse, proprio per questo, la società ha scelto di effettuare la preparazione a casa, in un autentico catino infuocato, lontano da quella frescura tipica dei posti di montagna, scelta dalla maggior parte delle squadre che si apprestano ad effettuare i rispettivi campionati.

Obiettivo è’ sicuramente quello di giocare d’anticipo rispetto agli altri, soffrire in condizioni climatiche sicuramente peggiori per poi arrivare ad Ottobre con tanta benzina nelle gambe che permetta di correre di più e di sviluppare trame di gioco in velocità, proprio come richiede l’ex allenatore di Ercolanese e Battipagliese che nonostante si e’ detto, più volte, ampiamente soddisfatto della rosa a sua disposizione e di non avere alcun timore di nessun avversario, Bari e Avellino comprese, anzi di essere stimolato ancora di più dall’idea di affrontare tali sfide, si aspetta comunque qualche regalo dalla società, per rendere la squadra maggiormente competitiva.