ESCLUSIVA. L’ex diesse Simonetti. “I tifosi di Torre non meritano questo scempio”

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Ritorna a parlare il direttore protagonista della promozione in Lega PRO

“Non riesco a capire come sia stato possibile accumulare così tanti debiti in sei mesi di professionismo. E’ veramente assurdo. Spero che il Savoia si risollevi”.

Esordisce così l’ex diesse del Savoia, contattato da Oplontini.com dopo il suo ritorno al Giraud di domenica scorsa in occasione del match perso 1-0 dai bianchi contro la Salernitana. Non le manda a dire, Tonino Simonetti, protagonista della promozione in Lega PRO, un sogno che ben presto si è trasformato in un vero e proprio incubo.

All’ex direttore abbiamo, anzitutto, chiesto un parere sulla situazione in cui versa il Savoia Calcio.

“Credo che si sia peccato di presunzione nel pensare di poter affrontare un campionato di Lega PRO senza la giusta programmazione, senza ponderare bene tutto. Aldilà dei contratti esosi, però, mi viene davvero difficile comprendere le ragioni di un accumulo di debiti così repentino. E ciò che fa più male è vedere vanificati tutti i sacrifici che abbiamo fatto nella scorsa stagione per riportare Torre Annunziata nel calcio che conta”.“Quella curva vuota, domenica scorsa, mi ha fatto male, anche se comprendo a pieno il malumore dei tifosi che si sono sentiti traditi dall’attuale proprietà”.

Tonino Simonetti ha sempre avuto un ottimo rapporto con la piazza e i supporter oplontini non l’hanno di certo dimenticato.

“Tornare al ‘Giraud’ è stato emozionante e gli applausi ricevuti mi hanno fatto capire che ho lasciato un buon segno tra la gente. Mi fa piacere e spero che di me abbiano apprezzato l’uomo, oltre che il direttore sportivo. Io, a differenza di altri, non avrei mai tradito la passione dei tifosi perché so quanti sacrifici fanno per seguire la propria squadra”.

Simonetti dice la sua anche sulla figura di Carruezzo, attuale direttore generale dei bianchi.

“Credo che Carruezzo sia stato scelto principalmente per tenere tranquilla la piazza sfruttando l’immagine del calciatore che è amatissimo a Torre Annunziata e, a conferma di quanto dico, vi è il fatto che la sua presenza, ovviamente, non è servita a risolvere i problemi del Savoia. Credo che adesso un altro errore da non commettere sia quello di pagare autonomamente i calciatori, visto che sarà sbloccata la fideiussione proprio per questa ragione”.

Il discorso si sposta poi su Lazzaro Luce.

“Eravamo venuti a Torre con l’obiettivo di raggiungere la B e, senza peccare di presunzione, sono sicuro che ci saremmo riusciti. Invece dopo i problemi che hanno colpito Lazzaro, sono stato costretto a lasciare anche io, visto che hanno voluto affidarsi a Maglione. Fossi stato io al posto dell'avvocato, avrei confermato la squadra della promozione, apportando giusto quei ritocchi necessari per affrontare un degno campionato in Lega Pro, contenendo anche i costi. Sono sicuro che a questo punto del campionato staremmo in bel altra posizione di classifica”.

Prima di salutare Simonetti, gli abbiamo chiesto un parere sul futuro prossimo del sodalizio torrese.

“Ho avuto modo di leggere la storia di questa gloriosa società grazie al libro che mi ha regalato l’amico Peppe Lucibelli (Savoia storia e leggenda dall’Oncino al Giraud, ndr) e l’unica cosa che posso dire è che Torre Annunziata non merita queste mortificazioni. Spero che il Savoia si salvi, ma in tutta onestà, la vedo dura”.