Il preparatore atletico Giuseppe Farricelli, torrese doc, ritorna al Savoia a distanza di circa undici anni decidendo di legarsi al progetto ambizioso della Casa Reale Holding Spa.
Tra le cose più urgenti da sistemare da parte della nuova proprietà, c’era quella di ingaggiare un preparatore atletico. Come già anticipato nel corso dei precedenti articoli, i bianchi erano fuori condizioni da mesi per cui bisognava assolutamente correre ai ripari per fornire loro la necessaria benzina per poter provare a raggiungere l’obiettivo salvezza il più presto possibile. Quella del preparatore atletico è senza dubbio una delle figure più importanti all’interno di una società, che sebbene operi come molte altre dietro le quinte, lontana dalla luce dei riflettori, costituisce un perno fondamentale su cui incardinare qualsiasi progetto ambizioso che si rispetti. Lo sanno benissimo il presidente onorario Matachione e gli altri soci del gruppo che si sono affidati al professore Giuseppe Farricelli, torrese doc che a Torre Annunziata ha già vinto e che nonostante le numerose offerte ricevute anche da compagini di categorie superiori, non ha esitato a sposare la causa. Queste le parole che ha rilasciato al nostro Portale:”Avevo ricevuto altre offerte ma quando mi è stato esposto il progetto, non ho esitato ad accettare. Al Savoia sono già stato all’epoca in cui era allenatore Pasquale Vitter ed abbiamo vinto un campionato di Promozione. Di quella stagione, serbo un ottimo ricordo di tutto il gruppo che era molto unito ed affiatato. Successivamente ho avuto modo di fare esperienza nel settore giovanile del Napoli. È stata una esperienza davvero formativa che mi ha permesso di crescere tanto ed di confrontarmi con colleghi professionisti della prima squadra. Ritengo che in questo momento storico, ci siano tutte le condizioni per realizzare qualcosa di importante sia per la città che per il Savoia; lo avverto, si respira un’aria diversa come non accadeva da molti anni”. Farricelli ci parla delle criticità riscontrate, dopo il primo approccio con il gruppo:”Chiaramente, quando sono arrivato qui, non ho trovato una squadra in salute per i motivi che tutti conoscono. Devo però dire che il gruppo si è messo subito a lavorare sodo e la società ci ha fornito in pochissimi giorni, tutte le attrezzature necessarie. Quanto tempo ci vorrà per rimetterci in sesto e se lavoreremo anche durante le feste? Per ciò che concerne il tempo, dipende da ogni singolo calciatore. C’è chi è in grado di entrare in forma prima, chi ci mette più tempo ma l’importante è raggiungere una condizione fisica uniforme. Fondamentale sarà anche prevenire gli infortuni, considerati anche i tanti impegni ravvicinati e per questo motivo, saremo attenti a predisporre carichi di lavoro che evitino il più possibile che ciò possa verificarsi. Durante le festività svolgeremo qualche seduta di allenamento in più ma sempre alternate dai giusti periodi di riposo per evitare di sovraccaricare troppo i muscoli. La parola d’ordine sarà lavorare per raggiungere gli obiettivi prefissati”.