Ancora veleno da Palermo. Ma non siete stanchi?

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L’ultimo editoriale su tifosipalermo.it, è l’ennesimo attacco al Savoia e Torre Annunziata

Chissà cosa voleva dire l’autore quando, nel suo editoriale su tifosipalermo.it, parla di “abilità comunicativa di qualcuno” reo, a suo avviso, di aver rovinato la reputazione del Palermo che, su diversi campi, adesso, viene definito “la Juventus della Serie D, ma non per riconoscimenti sportivi”. Chissà cosa intende quando scrive: “un pregiudizio che qualcuno ha creato con grande abilità”.

L’ultimo editoriale al veleno “regala” ad un ambiente già carico e saturo di polemiche, ulteriori illazioni che giungono, manco a farlo apposta, dalla stessa testata giornalistica che già in precedenza aveva, nell’ordine:

  1. accusato Savoia ed Acireale di “combine” facendo riferimento a presunte compravendite di partite o, come dicono loro, “pasta chi saiddi”
  2. accusato il Savoia a suon di articoli sarcastici (ma solo dopo che i bianchi si sono riavvicinati al Palermo), di non rispettare la “par condicio” del campionato chiedendo di proposito di posticipare le gare alle 15:00 per conoscere prima il risultato del Palermo e, quindi, regolarsi di conseguenza tirando in ballo, ironicamente, presunti problemi digestivi dei tifosi del Savoia e scrivendo “ca nisciuno è fesso!” quando anche il Palermo (finalmente, a detta loro) ha iniziato a giocare alle 15:00 “adeguandosi alla categoria e diventando furbo” (cit.)

    A proposito, mi chiedo: ma se il Palermo chiede di posticipare affinché sia garantita la contemporaneità delle partite, perché lo fa anche quando Savoia e Palermo giocano fuori casa visto che il Savoia, lontano dal Giraud non lo ha mai chiesto?
  3. fatto gravissime illazioni, salvo poi scusarsi in diretta con il calciatore, sulla presenza di Padulano in Marsala-Savoia che avrebbe potuto, in qualche modo, influenzare il risultato finale del match facendo riferimento, nell’occasione, a qualcuno che “era stato di parola” nel comunicare che il calciatore nato a Torre Annunziata non avrebbe giocato quella partita
  4. accusato più e più volte i tifosi del Savoia per aver intonato, di tanto in tanto, il più classico degli sfottò da stadio: “chi non salta è rosanero”

Giusto per citare le cose più gravi e tralasciando i vari “a Savoia”, “Giroud” apparsi innumerevoli volte sempre sulla stessa testata giornalistica che denotano, più che una volontà di fare polemica, “ignoranza calcistica” e mancanza di rispetto nei confronti degli avversari (i nostri redattori, prima di scrivere certe cose, si informano).

Se digitate nel box di ricerca del sito in questione la parola “savoia” troverete centinaia di articoli che riguardano la squadra di Torre Annunziata, molti fortemente polemici, tra i quali l’ultimo editoriale nel quale vengono clamorosamente travisate le parole di Guastamacchia, difensore del Savoia, e fatta un’analisi solo parziale del perché, il Palermo, venga ormai etichettato come squadra favorita dagli arbitri in diversi campi in giro per il Sud Italia.

Andiamo con ordine e iniziamo a chiarire alcuni aspetti relativi alla lingua italiana: dichiarare “penso che il Palermo sia primo un po’ perché lo merita (50%) un po’ perché ci sono stati degli errori arbitrali (50%)” non vuol dire che i rosanero meritano la metà dei punti che hanno conquistato. E mi viene da sorridere nel dover spiegare una cosa così ovvia: basta un minimo di abilità nella comprensione del testo della lingua italiana per capire che, il calciatore del Savoia, volesse semplicemente dire che, a suo avviso, la prima posizione in classifica è un po’ meritata (50%), un po’ casuale, frutto di alcune decisioni arbitrali (50%). E non di certo che il Palermo merita la metà dei punti conquistati e che dovrebbe quindi essere in zona retrocessione.

La successiva disamina dei rigori che viene fatta nello stesso articolo dimostra tutto il livore nel voler montare una polemica inutile. I presunti favori arbitrali, di cui la nostra testata giornalistica si è ampiamente occupata, e a cui fanno riferimento in giro un po’ tutti, ormai, non riguardano solo i rigori concessi al Palermo, ma, soprattutto, quelli non concessi agli avversari come, giusto per citare i più clamorosi, quello in Palermo-FC Messina sul risultato di 0-0 e quello in Biancavilla-Palermo.

Mi chiedo, tra l’altro, come mai nell’articolo non si parla del gol irregolare di Marsala con due palloni in campo, oppure del gol con cui Sforzini ha sbloccato Palermo-FC Messina dopo aver caricato l’estremo difensore messinese. E del gol annullato al Roccella al Barbera?

Tornando ai calci di rigore, partendo dal presupposto che anche un bambino di sei anni sa che un arbitro quando compensa sbaglia due volte, a nostro avviso (e la nostra redazione per ogni episodio dubbio ha prodotto immagini video senza mai esprimersi su quelli per i quali le stesse non sono chiare) alcuni rigori concessi al Palermo sono fortemente dubbi. In particolare ci riferiamo a quello di Castrovillari, a quello contro il Roccella al “Barbera” e a quello in Marsala-Palermo, poi sbagliato. Ma, la nostra, è solo un’opinione. A parlare, sono le immagini e, in molti, da più parti, la pensano come noi. Forse è per questo che il Palermo si è guadagnato lo scomodo appellativo di squadra favorita dagli arbitri?

L’articolo si chiude con un tocco di ‘eleganza’, almeno stando a quanto dice l’autore stesso. Il motivo della finezza? Non citare il gol annullato a Ricciardo in occasione di Palermo-Savoia. A tal proposito, vi proponiamo due fotogrammi chiave estrapolati dal video dell’azione. Nel primo, il pallone è appena partito dai piedi dell’autore dell’assist e non si vedono né i difensori né l’attaccante del Palermo; il secondo è il primo in cui appare Ricciardo che riceve palla in fuorigioco. Secondo voi, cari lettori, è possibile stabilire con certezza se il fuorigioco ci fosse o meno? Magari, il gol era regolare: ma le immagini, di certo, non lo chiariscono. Dov’è, dunque, l’eleganza?

Concludiamo con un messaggio che vogliamo lanciare forte e chiaro: il Palermo ha una squadra fortissima, merita sicuramente altri palcoscenici e non ha bisogno di alcun favoritismo per ritornare in Serie C. E se alla fine del torneo sarà promosso, non sarà di certo per gli arbitri ma, ovviamente, per meriti propri e anche per i demeriti del Savoia che non lesiniamo mai di sottolineare, al termine di ogni match in cui vengono buttati al vento punti preziosi per restare vicino alla capolista.

Va bene la “superbia” e quell’aria da ‘primo della classe che se la tira‘ ma la mancanza di rispetto, no. Quella non possiamo tollerarla. E non ci esimeremo dal rispondere colpo su colpo ogni qualvolta sarà offesa la tradizione sportiva di Torre Annunziata che, tra l’altro, a Palermo, dovrebbero conoscere bene. Almeno quelli che ricordano il periodo pre-Zamparini. E speriamo che questa sia l’ultima volta che dobbiamo mettere i puntini sulle i…

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