Bianchi derubati in pieno recupero. Già dalla prossima partita, occorrerà trasformare la rabbia in furia agonistica e ripartire dagli applausi scroscianti ricevuti a fine partita dal numeroso pubblico giunto da Torre Annunziata che ha voluto così consolare i propri beniamini e manifestargli ancor di più la propria vicinanza.
Proprio sul campo in cui il 15 Dicembre, Palermo vinse grazie ad un rigore inventato dall’arbitro (riguardare le immagini sul web per chi non le avesse ancora viste), i bianchi vengono letteralmente derubati a causa di un altro rigore inesistente, che impedisce loro di ridurre ad una sola, la distanza dalla capolista.
Premettiamo subito una cosa: quello di oggi non è stato un Savoia. Oltre a sprecare, soprattutto nel secondo tempo, molte occasioni per chiudere anzitempo il match, non ha giocato nel modo in cui ci aveva abituati nelle ultime gare. La squadra era più lunga del solito ed inoltre, non ha portato i suoi i frutti, nel corso della gara, la tattica attendista volta ad aspettare gli avversari nella propria area, per poi provare a colpire in contropiede.
I rossoneri stavano palesemente dimostrando di avere grosse difficoltà nell’impostare il gioco quando pressati, eppure il tecnico Parlato, dopo aver chiuso la prima frazione in vantaggio, ha forse preferito difendere il risultato come testimoniano i cambi effettuati in corso d’opera (fuori Osuji, che a nostro avviso non andava tolto perché era uno dei pochi a battagliare nel cerchio di centrocampo, e Orlando con conseguente cambio di modulo, con l’unica punta, Scalzone, per tenere palla in avanti e provare a far salire la squadra) piuttosto che osare, per infliggere il colpo del KO.
Facendo in questo modo, invece, ha consentito al Castrovillari di impostare l’azione dalle retrovie con lanci lunghi che arrivavano pericolosamente dalle parti di Coppola, il quale è stato molto bravo in un paio di circostanze a salvare il risultato.
Niente è comunque mutato in classifica; i bianchi sono sempre lì, a tre punti di distanza, pronti a duellare ed a vendere cara la pelle, fino alla fine. Certo, fa rabbia perdere punti in questo modo ma i ragazzi di Parlato devono subito reagire, trasformando tale ira in furia agonistica già da domenica prossima contro il Marina di Ragusa, al fine di proseguire la propria marcia di avvicinamento verso la vetta.