Scalzone:” Il nostro segreto? La mentalità del mister”

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L’attaccante si racconta:” Avevo quasi deciso di smettere con il calcio. Il mister ci sta trasmettendo una mentalità vincente”

Arrivato in maglia bianca, alla vigilia della gara con il Roccella, l’ex Bisceglie, grazie ai 4 centri in 4 partite, è entrato subito nel cuore dei tifosi. L’attaccante, però, non intende fermarsi e lo ha dimostrato proprio nella gara di Domenica con il Messina, siglando il gol vittoria ed incrementando cosi il suo bottino di gol. Di seguito, riportiamo l’intervista:

” Sei arrivato dopo 5 giornate, per sopperire alle tante assenze in attacco ma sei finito per essere un punto fermo della squadra. La fame di calcio ha vinto su tutto?”

” Ero fermo dal mese di Maggio e addirittura avevo deciso quasi di smettere con il calcio per problemi familiari, dopo la perdita di mio padre. Quest’estate poi non ho iniziato alcun ritiro poichè significava dover stare lontano dalla famiglia e quindi non me la sono sentita. A Settembre, però, la mancanza del calcio cominciava a farsi sentire e ci fu un primo contatto con il Palermo, però, poi il discorso saltò. Poco dopo, ci fu l’opportunità di venire al Savoia e non ci pensai due volte e credo che sia stata la scelta migliore perchè qui ho ritrovato la tranquillità che mi mancava da un pò e adesso sto davvero bene”.

” Nel corso della tua carriera, hai ricoperto anche altri ruoli, ad esempio seconda punta o esterno d’attacco?”

” Sono un attaccante al quale piace molto muoversi e svariare su tutto il fronte d’attacco. A Milazzo, ad esempio, giocavo come seconda punta e realizzai 10 gol, non ero affatto un attaccante d’area di rigore. Sicuramente il fisico era diverso, ero più giovane e quindi c’era anche questa componente a mio favore. Sono contento ugualmente, perchè ho giocato nel modo che a me piaceva di più. Molti tendono a vedere il numero di gol che ho fatto in carriera e ritengono che sia un bottino misero; ma ripeto, gli anni scorsi giocavo come seconda punta ed aiutavo molto la squadra in entrambe le fasi”.

” Oltre al cambio di modulo, secondo te, è cambiato qualcos’altro a livello tattico e/o a livello mentale?”

” Io sono convinto che il cambio di modulo è stato importante ma non è stato determinante ai fini di questa serie di risultati positivi. La differenza la fa il gruppo, formato da giocatori vogliosi e che si applicano per il collettivo. Inoltre, si nota molto la mano dello staff e del mister, quest’ultimo ci ha fatto capire che bisogna migliorare partita dopo partita e ad isolarsi da qualsiasi tipo di voce esterna; credo che sia proprio quest’aspetto che sta facendo la differenza”.

” A Palermo subentrò Diakitè al tuo posto e poco dopo andò a segno. Con il Messina, invece, sei entrato tu al suo posto e sei stato decisivo. Direi che questa sana “competizione” fa bene a entrambi”

” Adam è un bravissimo ragazzo, oltre ad essere un grande giocatore, avendo giocato anche in Serie B. Dopo il mio gol, ha fatto una corsa di 90 metri per venire ad abbracciarmi; questo dimostra che tutto il gruppo è molto unito. Come hai detto tu, questa è una sana concorrenza che però non riguarda soltanto noi due, ma tutto il gruppo”.

” Lentamente le qualità delle squadre più forti del girone stanno venendo fuori e dietro avete squadre come Acireale, Troina, Licata che non intendono mollare. Come lo reputi questo girone ?”

” Questo è un girone molto equilibrato, corrono tutti e non possiamo permetterci distrazioni. Se l’intento è quello di fare un campionato importante, non si può vivere di ricordi, per cui bisogna subito archiviare le prestazioni positive e pensare alla gara successiva”