Troina, Saba:”Sara’ affascinante ma anche difficile affrontare il Savoia”

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La compagine ennese, che fa dell’organizzazione di gioco la sua arma migliore, viene da due successi consecutivi (Biancavilla e Nola) e ha vinto nove partite in campionato senza mai pareggiare. Inoltre, deve ancora recuperare una gara contro il Corigliano (fu sospesa al 53′, del secondo tempo). Il giovane tecnico palermitano, che in un’intervista recente ha dichiarato di essere tifoso del Palermo, proverà a fare di tutto per fermare i bianchi del tecnico Parlato. Il suo credo tattico e’ il 3-4-3 anche se a Troina, sta utilizzando il 4-4-2 oppure il 4-4-1-1.

Dopo la meritatissima vittoria ottenute al fotofinish contro il Messina, il Savoia è chiamato ad un doppio esame di maturità per consacrarsi definitivamente come la principale antagonista del Palermo. Prima il Troina è poi l’Acireale, due match che coincideranno con il giro di boa del campionato. Al “Silvio Proto”, i bianchi del tecnico Parlato dovranno vedersela con la quinta forza del torneo, la sorpresa Troina, partita a fari spenti, in ritardo e con un nugolo di calciatori sconosciuti, ma che ha saputo sorprendere tutti grazie al grande lavoro del bravo coatch Boncore e del ds Calaciura, in grado di scovare sul mercato talenti stranieri lowcoast“. Nel 4-4-2 del tecnico palermitano (qualche tempo fa, nel corso di un’intervista, dichiaro’ di essere un tifoso del Palermo, per cui ci terrà doppiamente a fermare la formazione torrese), accanto ai tanti giovani (la media eta’ della rosa è di circa 21 anni) tra cui l’ivoriano classe 2000′ Toure, i terzini classe 98′ Fricano (ex Siracusa) e De Santis (prelevato dal Picerno), il centrocampista marocchino classe 2000′ Daquone, l’attaccante africano classe 2000′ Bamba, i tre over della rosa, l’italo-bosniaco Akrapovic, l’esterno argentino Camacho, il forte attaccante Lautaro Fernandez (sei reti sinora in stagione per lui) e il capitano Saba, autore della rete che ha permesso ai rossoblu’ di espugnare domenica scorsa, nel finale, il campo del Nola, costituiscono la spina dorsale della squadra. Abbiamo intervistato proprio il capitano dei rossoblu’, per parlare del prossimo big-match con i bianchi.

Sei alla tua seconda stagione a Troina, dopo quattro anni spesi in Nord Italia. Cosa ti ha spinto ad accettare l’offerta della compagine siciliana ed a scendere nel profondo sud?

Si, sono qui in Sicilia dalla scorsa stagione. Ciò che mi ha spinto a venire qui e’ stato il tecnico Boncore che ho conosciuto ai tempi in cui ho militato nella Torres e che mi ha voluto fortemente con se’.

Da quando sei qui, sei diventato uno dei punti cardine di una squadra che ha sempre puntato sulla linea verde, al punto da diventarne anche capitano. Ti inorgoglisce questa cosa?

Ovvio che essere diventato uno degli elementi imprescindibili della rosa e, soprattutto, capitano, costituisce motivo di orgoglio per me ma allo stesso tempo porta con dei anche delle responsabilità. Tutto ciò, comunque, è davvero stimolante.

Dopo essere partiti a fari spenti, siete diventati una delle maggiori sorprese del torneo ed attualmente vi trovate in quinta posizione nonostante siate partiti in ritardo nella costruzione della squadra, per alcuni vicissitudini societarie. Quale è il vostro segreto?

Vero, siamo partiti molto in ritardo e a detta di tutti, eravamo una delle compagini maggiormente accreditate alla retrocessione diretta. Nonostante ciò, abbiamo costruito un gruppo molto unito e compatto ed ora è come se stessimo vivendo in una favola, perché nessuno si sarebbe mai aspettato di vederci al quinto posto, a due partite dal termine del girone di andata, e con ancora una partita in meno da recuperare. Il nostro segreto, a mio avviso, è quello, come ti ho già anticipato, di essere tutti uniti e remare in modo univoco verso il nostro obiettivo che resta la salvezza. Abbiamo fame di raggiungerla il più in fretta possibile.

Probabilmente, il fatto di avere un rosa tanti stranieri, per maggior parte sconosciuti al nostro calcio, ha fatto in modo di tenervi lontano dai riflettori. Questo alone di mistero che si è creato su di voi, vi ha forse agevolato in questo senso

Siamo una squadra molto giovane, composta da tanti elementi che in pochi conoscono, e ciò rappresenta un vantaggio per noi perché quando non conosci bene il tuo avversario, diventa difficile affrontarlo e preparare le partite

A proposito di stranieri; il Troina è una squadra molto giovane (una media di età di circa 21 anni) con tanti calciatori provenienti da ogni parte del mondo. Quali sono, a tuo avviso, gli elementi più interessanti?

Nella nostra rosa ci sono tanti prospetti interessanti, ma non mi piace parlare dei singoli.

Poi ci sono gli over, in realtà molto pochi. Tu, Akrapovic e l’interessante attaccante Fernandez, dotato di un’ottima tecnica individuale e intelligenza tattica e che quale ha già siglato sei reti, avete il difficile compito di fungere da guida per i più giovani del gruppo. Avvertite il peso di questo difficile compito?

Si, per quanto riguarda il pacchetto over, siamo in pochi. Su di loro, potrei dire tanto ed elencare i loro numerosi pregi ma, come ti ho già detto, non mi piace parlare dei singoli, quindi ti dico che siamo pochi ma buoni e che ognuno di noi sente il peso di essere una guida per i tanti giovani che compongono la rosa, di spronarli sempre a dare il massimo e non accontentarsi mai, perché nessuno ci regala niente ma dobbiamo guadagnarcelo.

Che piazza è Troina? Avete modo di giocare senza alcun tipo di pressione, immagino?

Troina rappresenta una piccola realtà dove si può lavorare bene e senza pressioni. Dall’anno scorso ad oggi, stanno emergendo davvero tanti giovani anche grazie al grande lavoro di mister Boncore, bravissimo a lavorare con tutti noi.

Domenica affronterete il Savoia, la squadra più in forma del momento. Come vi state preparando a questa partita, che partita ti aspetti, e quali saranno le armi che metterete in campo per provare a fermarli?

Il Savoia è la squadra più in forma del momento è secondo me, ha tutte le carte in regola per giocarsi la vittoria del campionato con il Palermo. È un avversario difficile da affrontare con tanta qualità nei singoli e con grandi motivazioni. Sarà bello potersi confrontare con loro ma anche difficile. Noi dobbiamo essere bravi a scendere in campo con la giusta grinta e tanta fame in modo da poter provare a giocare ad armi pari e portare a casa un risultato positivo.