Balistreri, Marsala:”Savoia vera antagonista del Palermo. Una piazza che mi ha sempre affascinato…”

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L’attaccante siciliano, pronto ad affrontare la prossima sfida contro il Savoia.

Si avvicina il prossimo impegno in campionato. A far visita ai bianchi, sarà il Marsala, compagine partita non benissimo ma che proprio domenica, ha trovato, nel finale, la sua prima vittoria in campionato. Tra le fila dei ragazzi di mister Giannusa, adepto del 4-3-3, figura un giusto mix di calciatori giovani e di esperienza. Tra questi, vanno menzionati, sopratutto, il centrocampista Lorefice (ex Città di Messina), il giovane portiere Russo, il torrese d.o.c Padulano (al Savoia durante la gestione Contino-Verdezza) e l’attaccante, nonché capitano Pietro Balistreri. Abbiamo sentito proprio lui, per farci raccontare qualcosa in più sulla compagine trapanese e sul prossimo impegno contro gli oplontini.

Sei al tuo secondo anno a Marsala. Dopo l’ottimo terzo posto dello scorso anno e uno score personale di sette reti, puntate e punti a fare meglio?

Si sono al mio secondo anno qui e con la società e la tifoseria mi trovo bene. L’anno scorso, abbiamo raggiunto il terzo posto e disputato la finale play-off contro la Turris. Misi a segno sette goal in campionato anche se in realtà, sono state complessivamente nove perché ad esse, debbono aggiungersi quelle siglate in coppa contro l’ Acireale e nella semifinale play-off contro il Portici, grazie alla quale, arrivammo, come ho già detto prima, a disputare la finalissima. Logicamente, spero di fare meglio quest’anno, sia per ciò che concerne la squadra sia dal punto di vista dello score personale.

Siete partiti con qualche difficoltà. Dopo due sconfitte consecutive, siete riusciti a sbloccarvi domenica contro il Giugliano, anche se non siete stati brillanti. Cosa è secondo te ciò che non funziona e non vi consente, al momento, di esprimervi al meglio?

Beh, alla prima abbiamo affrontato il Palermo che è una corazzata anche se non meritavamo di perdere. Contro il Nola, invece, sono sincero: non abbiamo fatto una buona prestazione, sia dal punto di vista tecnico che da quello relativo all’approccio alla gara. Nell’ultima gara con il Giugliano, una compagine costruita per stazionare nelle posizioni di vertice, ci abbiamo messo cattiveria e voglia di vincere e il risultato, alla fine, ci ha premiati anche se gli avversari hanno fatto un’ottima partita e secondo me, alla lunga, diranno la loro.

Secondo te la squadra si è rinforzata o indebolita rispetto alla scorsa stagione?

Il discorso è che siamo una squadra completamente rinnovata rispetto alla scorsa stagione, composta da tanti elementi giovani che si affacciano per la prima volta in un campionato duro come la serie D. Dunque ci vuole più tempo per oliare certi meccanismi, sopratutto per ciò che concerne la fase offensiva. Sono sicuro, però, che con il tempo, il lavoro quotidiano e seguendo l’allenatore, cominceremo a sbloccarci, sopratutto nel reparto avanzato dove a mio avviso, c’è tanta qualità. Non amo, in genere, fare paragoni con gli anni passati perché ogni campionato ha una storia a se’. Posso comunque dirti, che l’anno scorso, in rosa c’erano tanti elementi esperti, con tanti campionati alle spalle disputati anche tra i professionisti. Era, insomma, una squadra esperta che sapeva molto bene leggere le situazioni in campo. Quest’anno, di over in rosa ce ne sono indubbiamente di meno, per cui sta a noi provare a caricare e motivare i tanti giovani di qualità che abbiamo. Speriamo di poter colmare questo gap, con le armi dell’entusiasmo e della voglia di emergere.

Domenica affronterete il Savoia, squadra costruita per lottare per le posizioni di vertice. Come state preparando la gara? La temete?

A mio avviso, il Savoia, è la vera antagonista del Palermo. Ha sinora raccolto sul campo, meno di quanto meritava, ma ha una società importante e solida e un pubblico caloroso, oltre ad in allenatore vincente e calciatori di grande spessore tra cui Cerone, con i quali sono stato, anche se per poco tempo, compagno di squadra a Sassari, in Legapro, e che in D, da trequartista, sta facendo la differenza. Con il mister stiamo preparando la partita nei minimi particolari ma non abbiamo paura; anche loro devono temerci perché qualche calciatore di livello lo abbiamo anche noi…Sono sicuro, che non ci sottovaluteranno e spero sia una bella partita. Rispetto per tutti, ma paura di nessuno.

A proposito di giovani, ce ne puoi segnalare qualcuno che secondo te farà strada?

Di giovani interessanti ne abbiamo tanti ma non mi piace fare nomi, primo perché sono il capitano, secondo perché così rischi di perderli per strada. Devono solo capire che se vogliono arrivare nel calcio che conta, devono lavorare sodo ogni giorno, sia in campo che fuori di esso, perché per arrivare in alto, ci vuole tanto ossigeno…Posso confermarti, comunque, che più di qualche elemento di prospettiva, lo abbiamo. Lo vedrete domenica.

Torniamo un po’ indietro. Cosa è accaduto contro il Palermo?

Il Palermo è un discorso chiuso; ormai fa parte del passato. Da palermitano doc, non mi va di fare polemica. Sono riusciti a fare goal e hanno vinto, anche se logicamente quella sconfitta ha fatto male.

Quale è il vostro obiettivo stagionale?

È quello di giocare tutte le partite con il sangue agli occhi, con fame e voglia di potersela giocare con tutti e se ognuno di noi avrà questo fuoco dentro, sono convinto che riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi.

Prima di lasciarci, vuole confidarci, di sua spontanea volontà’, una cosa…

Ho giocato in tante piazze importanti come Perugia, Terni, Taranto e Reggio Calabria, ma il Savoia mi ha sempre incuriosito per la sua tifoseria. Non so spiegarti il motivo, ma mi manca come piazza perché è, a mio avviso, stimolante…

Con un sorriso, infine, scherza e ci dice…

Occhio che mi mancano due goal per arrivare a quota cento reti in carriera. E quest’anno ancora devo sbloccarmi…