L’analisi tattica della gara contro il Gragnano, che ha sancito il passaggio dei bianchi al prossimo turno di Coppa Italia
Un Savoia travolgente, archivia la pratica Gragnano, nel giro di appena mezz’ora, e sciorina un calcio piacevole e arrembante, divertendo i tremila tifosi accorsi al Giraud. Si comincia, dunque, già a intravedere la mano del tecnico Squillante che sin dalle prime battute di gioco, ha chiesto ai sui ritmo, intensità, sovrapposizioni e ripartenze veloci. L’impressione che si è avuta, osservando attentamente il match, è quella di una squadra compatta e ben assemblata, un mix di under davvero interessanti e calciatori di esperienza che con qualche innesto soprattutto in avanti e in mediana, potrebbe anche lottare per i primi posti del campionato. In un roster come questo, costruito con intelligenza, acume e sapienza, un sostituto di Del Sorbo e Ausiello (i due, avranno bisogno, ogni tanto, di tirare il fiato) lo renderebbe davvero completo e ancora piu’ competitivo ed allora, sognare non sarà per niente proibitivo. Analizziamo, di seguito, nel dettaglio, come si sono comportati, ieri sera, i vari reparti.
Le disposizioni in campo
Squillante, ha disposto la squadra in campo con il classico marchio di fabbrica, il 4-3-3 con Del Sorbo in avanti a sfruttare i lunghi lanci dalle retrovie, per fare da sponda all’inserimento dei due attaccanti esterni e dei centrocampisti. Il tecnico del Gragnano Campana, invece, ha scelto un più abbottonato 4-5-1 che in fase di possesso, si è trasformato anch’esso in un 4-3-3 con Di Siervi e Talia, pronti a scalare in avanti per dar manforte a Poziello. Tre delle quattro reti, sono giunte su calcio da fermo con la difesa ospite, non esente da colpe, soprattutto in occasione dei sigilli di Del Sorbo e Felici, lasciati praticamente liberi di saltare sugli sviluppi di due corner. La bellissima marcatura di Alvino, invece, è stata realizzata dopo una velocissima ripartenza, al termine della quale l’ex Nocerina, servito splendidamente nel corridoio dal Del Sorbo, ha bruciato in velocità l’incerto La Monica (uno dei peggiori in campo), battendo con un diagonale imprendibile sul secondo palo, Sorrentino. Anche in questa occasione, non mancano le colpe degli avversari che inspiegabilmente, hanno lasciato incustodita la mediana, permettendo ai bianchi di impostare un uno-due micidiale.
Difesa
L’ intero pacchetto arretrato, si è disimpegnato bene, dando un senso di sicurezza e compattezza. Anche se in verità poco impegnato, per via dei pochissimi tiri in porta del Gragnano, ha già trovato in Cacace e Poziello, una coppia affiatata e di grande qualità. I due, hanno praticamente stretto in una morsa Poziello, impedendogli di toccare palla, anche se c’e’ da dire che ieri sera, sarebbe stato difficile per chiunque, provare a impensierire la porta dei bianchi, considerato che i rifornimenti dalle retrovie, non sono praticamente mai giunti a destinazione. Molto bene i due esterni bassi, Nives e soprattutto Esposito il quale, sta stupendo partita dopo partita, dimostrando di essere un terzino davvero completo ed in grado di saper fare entrambe le fasi. Dotato di ottime doti atletiche e di una buona gamba, può rivelarsi, secondo noi, la vera sorpresa del campionato. Squillante, del resto, lo conosce bene e lo ha già allenato, ecco perchè lo ha voluto con sè per questa nuova avventura al Savoia. Gli ex Lecce ed Ercolanese, hanno dapprima contenuto rispettivamente Di Siervi e Talia che dalle loro parti, non sono mai riusciti a sfondare, per poi proporsi con costanza anche in avanti, dialogando molto bene con Maranzino e Ausiello. La corsia mancina, pare , insomma, già perfettamente rodata e difatti, la maggior parte dei cross, sono stati scodellati dal lato di Esposito e Alvino; quella destra, invece, con l’arrivo di Ausiello e il rientro nei ranghi di Nives, è molto vicina a raggiungere lo stesso obiettivo. Rinviato, infine, il giudizio per il giovane portiere Savini. Ieri sera, non ha avuto occasione di sporcare i guantoni ma da quel poco che abbiamo visto, pare avere una buona personalità e sicurezza nelle uscite.
Centrocampo
In mediana, ha dominato Liccardo, autore di una grande partita. Il centrocampista oplontino, ha preso per mano la squadra, disegnando geometrie precise per i compagni, ma anche Ausiello e Maranzino, hanno impressionato positivamente. Il primo, sta ormai ritrovando la sua forma migliore e con il suo arrivo, il centrocampo farà un notevole salto di qualità. Oltre ad essere bravo in fase di interdizione, sa anche inserirsi molto bene palla al piede. Un giocatore completo insomma, che è diventato subito una pedina insostituibile per lo scacchiere di Squillante. Il giovane metronomo di proprietà della Spal, invece, stupisce sempre di più, per forza fisica e personalità. Ha intravisto subito le sue doti anche l’ex allenatore dell’Ercolanese che ha potuto così spostare Alvino in avanti, inserendolo nella parte sinistra della zona nevralgica.
Attacco
Ottima la partita di Del Sorbo, che oltre a timbrare il cartellino, ha giocato, come sempre, una partita di sacrificio, spizzando e sporcando una quantità infinita di palloni. Ha praticamente vinto, quasi tutti i duelli aerei con i difensori ospiti, procurandosi anche tante punizioni importanti. Molto positive anche le prestazioni di Alvino e Felici. L’ex Nocerina, ha più il passo dell’esterno che dell’interno, dunque meglio sfruttare le sue abilità là davanti. Lo si è visto, del resto, anche in occasione del bellissimo goal, quando ha bruciato nel breve, La Monica. L’ex Forlì, sta salendo di condizione, e nel frattempo sta sopperendo a questa temporanea mancanza, con la tecnica individuale. Apprezzabili, ieri sera, alcune giocate come per esempio quella in cui si e’ liberato di due avversari per calciare a giro, trovando la provvidenziale respinta di un difensore in angolo. I due attaccanti esterni, sono stati scambiati continuamente di posizione, mossa che Squillante fa molto spesso durante la partita per garantire imprevedibiltà e provare a disorientare le difese avversarie.