Alla scoperta dell'avversario. Vi presentiamo l'Aversa Normanna

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Storia complessa e tormentata quella del prossimo avversario del Savoia, l'Aversa Normanna. La squadra casertana ha infatti vissuto numerose vicissitudini. Fu nel lontano 1920 grazie ad un gruppo di militari che si divertivano a dare calci ad un pallone nella "piazza del Quartiere" (l'odierna piazza Trieste e Trento), che gli aversani cominciarono ad ammirare il gioco del calcio; da quel momento storico cominciarono a scontrarsi le squadre di due diverse fazioni, quella del Quartiere composta da quegli stessi militari che avevano portato l'amore per il calcio in città e l'altra, la Juve Aversa, formata invece dai civili che volevano sportivamente sfidare i militari.

Dopo un lustro le due squadre presero finalmente la decisione di fondersi in una sola compagine; nacque così l'Unione Sportiva Aversana, squadra compasta dai migliori tra i giocatori civili e militari.

Il colore granata che contraddistingue i "Vichinghi Normanni" fu assunto negli anni sessanta in onore del Grande Torino scomparso nella tragedia di Superga.

Il miglior risultato ottenuto è stato senza ombra di dubbio la vittoria dello scudetto di serie D, il 9 giugno del 2008 battendo nella finale della poule scudetto la Fortitudo Cosenza per 3 a 1; quello stesso anno la "San Felice Normanna" aveva conquistato il primo posto e la promozione in serie C2 scavalcano in un finale thrilling di soltanto punto il Barletta.

Il primo precedente storico tra Savoia ed Aversa risale addirittura al 1926. Il computo totale dei precedenti è di sette incontri tra campionato e Coppe e vede in vantaggio i bianchi per 3 vittorie a fronte delle più recenti 2 sconfitte nel campionato di serie D 2007/2008 durante il quale i granata raggiunsero la storica promozione in C-2; due, invece, i pareggi.

Questo secondo derby campano sarà sicuramente più di una semplice partita, sarà uno scontro tra due compagini che hanno grande voglia di lottare per restare nel calcio professionistico e si sa, con i Normanni non c'è mai stato da scherzare.