La società oplontina si sta muovendo in una duplice direzione, indipendentemente da quale nome avrà il proprio futuro.
Se l’occhio di bue, in questo periodo, è inquadrato esclusivamente sul Comune che sta cercando una soluzione tempestiva per ciò che attiene alla questione “Giraud”, il Savoia si è posizionato momentaneamente dietro le quinte, ma pronto a rientrare in scena per riacquisire il suo ruolo di attore protagonista. La problematica afferente l’impianto sportivo cittadino e il trasferimento di alcuni calciatori che nell’ultima stagione hanno dato un apporto determinante alla causa, hanno comprensibilmente cagionato un po’ di malumore tra i tifosi, i quali hanno interpretato tali segnali come un funesto presagio. Ma la negatività in realtà, si abbevera da sempre, alla fonte dell’incertezza che, sebbene possa farci vedere sempre il bicchiere vuoto, impedisce dall’altro lato, di farci cogliere i suoi aspetti positivi, la sua capacità intrinseca di smuovere le acque e ad aiutarci a mettere ordine nei cassetti della mente. È’ proprio in questa aleatorietà, che il Savoia si sta muovendo sotto-traccia, abbozzando non più un solo progetto, bensì due, per non farsi trovare spiazzato dall’imminente futuro.
Questione Giraud.
La crisi economica che attanaglia atavicamente i Comuni (soprattutto del Sud-Italia) acuitasi nel periodo Covid, ha influito in maniera considerevole sull’avvio dei lavori di adeguamento dello stadio “Giraud”. Di certo, chi di dovere avrebbe forse potuto muoversi prima nel tentativo di reperire investitori, ma negli ultimi giorni, il Sindaco Vincenzo Ascione ha voluto rassicurare più volte i tifosi nel corso di alcuni colloqui pubblici, che i lavori partiranno al più presto e che la città sarà vicina alla proprietà oplontina, per programmare un futuro che possa essere roseo. Quest’ultima, ha apprezzato gli sforzi e soprattutto ha percepito ancor di più, qualora ce ne fosse motivo, la volontà da parte di tutte le componenti, di remare unite, nella stessa direzione. Per diventare grandi, del resto, c’è bisogno di fare un passo alla volta, evitando di sporgersi troppo, come già accaduto in passato, per poi precipitare giù. Tra l’altro, il problema stadio si sta rivelando spinoso non solo per il Savoia, ma anche per molte altre società, a testimonianza del fatto che i requisiti richiesti dalla Lega di serie C, sono molto rigidi. In sintesi, dunque, tutto ciò è servito quantomeno cementificare i rapporti. E se poi dovessero essere concesse deroghe, tanto di guadagnato, si potrebbero addirittura bruciare le tappe.
Come interpretare gli adii di Osuji, Gatto e Dionisi?
Indubbiamente i calciatori sopra menzionati, hanno dato un contributo importante per la conquista del secondo posto del Savoia ma bisogna pur ricordare che per loro, questo sport rappresenta un lavoro e come accade da sempre in ogni azienda, ci possono essere dipendenti che allettati da uno stipendio superiore, preferiscono non attendere, in periodi di incertezza, una nuova offerta di adeguamento del contratto. È ciò che è capitato proprio questa settimana, benché nel corso di una conferenza stampa qualcuno si sia poi rimangiato le sue parole. La società, però, era e resta ancora concentrata sulla serie C, per cui la sua filosofia resta la seguente:”Chi è legato al progetto e se la sente di aspettare, verrà tenuto in considerazione, altrimenti la porta di uscita, la si conosce”. Non solo serie C, pero’, perché in realtà, il patron Mazzamauro, sta lavorando anche in ottica serie D, per recitare un ruolo da protagonista anche la prossima stagione. I due piani di azione, corrono parallelamente. Come già anticipato nel corso delle ultime settimane, in caso di ripescaggio, il ds è stato già individuato e sarà quasi sicuramente l’ex Avellino Carlo Musa che, secondo alcune indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, starebbe già lavorando per i bianchi e avrebbe anche già bloccato alcuni calciatori. Inequivocabili in tal senso, anche le sue parole rilasciate ieri, nel corso di una intervista al Mattino, edizione Avellino: Il mio futuro?Ho avuto contatti con alcune società, con una di queste sono a buon punto per accordarmi e ripartire”. Nel caso invece di permanenza in Interregionale, come già anticipato poc’anzi, la volontà è quella di rilanciare e costruire una squadra importante che possa migliorare la seconda piazza, conquistata pochi mesi fa. In tal senso, Renato Mazzamauro ed il dg Giovanni Rais, hanno intensificato i contatti con alcuni procuratori. Resta vivo l’interesse per Diaby, a cui si è aggiunto anche l’ex attaccante della Acireale, Ouattara. Ovviamente, se in C i bianchi godono di una corsia preferenziale, in D la concorrenza aumenterebbe, con tante piazze pronte a dar battaglia come le ambiziose Taranto e Messina, ma da quello che si sta intuendo, il messaggio che fara’ eco da Piazzale Gargiulo, sarà questo: Non temiamo nessuno!