Il presidente della Lega di serie C, Francesco Ghirelli:”Deroghe?I criteri per le riammissioni e i ripescaggi, verrano decisi in sede di Consiglio Federale”

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Con il presidente della Lega di serie C, abbiamo parlato di riforma e di criteri che verranno seguiti per eventuali riammissioni e ripescaggi. Sul discorso deroghe, invece….

In attesa di schiarite, sia per ciò che concerne la questione stadio, sia per ciò che riguarda il campionato che il Savoia andrà a disputare la prossima stagione, abbiamo raggiunto telefonicamente il presidente della Lega di serie C, Francesco Ghirelli, con il quale abbiamo parlato di due aspetti importanti che saranno meglio definiti, nei prossimi Consigli Federali: La riforma dei campionati e i criteri che saranno seguiti per determinare eventuali riammissioni e ripescaggi.

Presidente, la riforma dei campionati, sembra ormai imminente. Quando e’ in programma la sua discussione?

La questione relativa alla riforma, non rappresenta un interesse circoscritto alla sola Lega di serie C, ma coinvolge anche gli altri campionati. Affinché si possa addivenire ad una soluzione che sia risolutiva, occorre che non si vada ad incidere solo sui numeri, bensì sull’intera struttura posta alla base del sistema. In passato, difatti, abbiamo operato dei tagli nel numero delle squadre, fino ad 1/3 ma ciò non è stato comunque sufficiente a risolvere i problemi. Dunque, bisogna prima individuare la “mission”, l’obiettivo, che ogni campionato deve raggiungere e su cui fonda la sua sostenibilità economica e poi, in seconda istanza, passare a definire le regole. Perché negli anni 90’ fino agli inizi del 2000’, si diceva che la serie A era il campionato più bello del mondo ed adesso, ha perso gran parte del suo appeal? E’ un problema cagionato, a mio avviso, da una perdita di identità che ha inciso, considerevolmente sulla sua competitività. Faccio un altro esempio: Perché molti calciatori preferiscono andare a giocare in D, piuttosto che in serie C? Questa è la riprova che siamo di fronte ad un problema di regole ma soprattutto, di contenuto. La serie C, deve riappropriarsi della sua identità, ovvero quella di essere l’officina di formazione di giovani calciatori e finché ciò non avverrà e si preferirà piuttosto anteporre i propri interessi, l’intero sistema-calcio, sarà sempre penalizzato.

Negli ultimi mesi, ha più volte parlato dei criteri che verranno seguiti nel caso in cui si verificheranno le condizioni per eventuali riammissioni e ripescaggi. Più di una compagine pero’, che fa parte della graduatoria dei ripescaggi, sta avendo problemi per ciò che concerne la messa a norma dei propri impianti sportivi che molto probabilmente, non sarà garantita prima della scadenza fissata per fineLuglio. Considerando il fatto che i campionati, causa emergenza Covid, partiranno in ritardo e per alcuni mesi le partite si disputeranno a porte chiuse, c’è la possibilità che verranno accordate deroghe, in tal senso?

Come ben sapete, le norme federali prevedono prima le riammissioni e poi i ripescaggi. L’introduzione delle riammissioni, ha rappresentato un grande passo, una importante misura di cambiamento del sistema calcio poiché premia i club virtuosi, che hanno rispettato le regole, mostrato stabilità economica e non hanno ricevuto punti di penalizzazione, sbarrando allo stesso tempo, la strada a chi, con artifici e trucchetti, cerca di approfittare della situazione. Per ciò che concerne invece, i ripescaggi, so che ci sono squadre importanti in serie D, campane e pugliesi, che aspirano al salto in serie C ma in primis, occorrerà vedere cosa accadrà in sede di iscrizioni. Se mi aveste chiesto l’anno scorso, quante possibilità di ripescaggio avrebbero avuto le squadre di serie D, presenti in graduatoria, sarei riuscito a rispondere perché già un po’ di tempo prima, era chiaro il quadro di quelle che correvano un maggior rischio. Oggi, però, dopo il Covid, la situazione è molto meno limpida e molte delle nostre società che sono vere e proprie aziende, avranno indubbiamente risentito della crisi economica. Sui criteri, invece, deciderà il Consiglio Federale. In passato, alle società che venivano promosse direttamente in serie C, veniva concessa una deroga come riconoscimento di un merito sportivo acquisito sul campo; le altre, invece, dovevano necessariamente avere lo stadio ubicato nel Comune della propria città, a norma. Ripeto, tutto ciò verrà stabilito soltanto in seno alla prossima Assemblea. I criteri, molto probabilmente, verranno discussi a fine Luglio mentre per eventuali riammissioni e ripescaggi che avverranno nel caso di vacanze d’organico, se ne parlerà invece ad Agosto.

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