Con il direttore generale Giovanni Rais, abbiamo parlato di futuro nonché delle prossime strategie che porteranno alla nascita del nuovo Savoia.
Mentre si è in attesa del prossimo (si spera, decisivo) Consiglio Federale che dovrà sciogliere la matassa sul prossimo futuro della serie C, il Savoia è già a lavoro, a fari spenti, per farsi trovare pronto alla prossima stagione. A confermarcelo in prima persona, il direttore generale Giovanni Rais, che abbiamo raggiunto telefonicamente.
Direttore, partiamo dalla questione relativa al ds Marco Mignano. Su alcuni giornali, si era letto di alcune diversità di vedute avute con lei, quale motivo determinante della sua separazione dal Savoia…
Alcuni giornali hanno scritto così, ma non è assolutamente vero. Quando sono arrivato al Savoia, Mignano era già in società, dunque non lo conoscevo. Non sono dunque interessato ne’ voglio entrare nella questione che ha portato alla sua mancata riconferma. Del resto, il calcio è fatto così: giocatori, direttori sportivi e allenatori vanno e vengono. È stata una scelta personale del presidente Mazzamauro ma bisogna anche dire che gli era stata fatta una proposta di restare a determinate condizioni, ma non ha accettato.
Il presidente ha riferito nel corso di una intervista rilasciata al nostro portale, che siete alla ricerca di un direttore sportivo che abbia contatti con settori giovanili importanti. Tutto lascia trasparire che vi state muovendo nell’ottica di una futura serie C. Anche perché, ci ha tenuto a ribadire che non è’ più disposto a disputare la serie D…
Si, ci stiamo muovendo in quel senso. In sinergia con il vice-presidente Renato Mazzamauro, stiamo cercando dei profili di categoria superiore che possano garantirci, nello stesso tempo, professionalità oltre che una rete di contatti più ampi; ne abbiamo già individuati alcuni che si sono detti subito entusiasti dall’idea di poter venire a lavorare a Torre Annunziata. Poi, se non dovessimo disputare il prossimo anno, la serie C, vedremo successivamente quale strategia intraprendere.
A che punto siete, per ciò che riguarda la ricerca del profilo giusto?
In questo momento, mi trovo ancora a Torino, bloccato dall’emergenza Covid ma come ho già detto poc’anzi, abbiamo già individuato alcuni profili giusti che nel frattempo, si sono subito messi a lavoro per il nuovo Savoia che verrà. Appena rientrerò a Torre Annunziata, comincerò a definire gli accordi.
In questi anni, grazie ai suoi ottimi rapporti con il Torino, è riuscito ad individuare e portare al Savoia, giovani interessanti. Sta già lavorando, in tal senso, anche per la prossima stagione?
Con il Torino, come ben sapete, sono legato da ottimi rapporti. Adesso, non so chi sia arrivato in società per ricoprire il nuovo ruolo di responsabile del settore giovanile; mi pare si tratti di Vagnati, ma non sono sicuro. In ogni caso, sono certo che i rapporti resteranno immutati come sempre. Intanto, ho già individuato e preso contatti con alcuni profili interessanti perché bisogna anticiparsi per sondare una loro eventuale disponibilità a trasferirsi. Non solo Torino, però. Nello stesso tempo, ho anche attenzionato alcuni giovani di altre società con cui ho rapporti altrettanto amichevoli. Poi spettera’ al ds, che opererà insieme a Renato, l’ultima parola per ciò che concerne la costruzione della squadra.
Tra i gioiellini granata giunti in maglia bianca, si è messo in evidenza come uno dei giovani più interessanti del campionato, Oyewale. È vero che cercherete di confermarlo anche la prossima stagione?
C’è volontà di tenerlo anche la prossima stagione. Chiaro che dopo l’ottimo campionato disputato ed il secondo posto conquistato, Sulaiman abbia attirato su di se’ l’interesse di tante società importanti, ma proverò a parlare con il Torino per cercare di fare il possibile affinché resti con noi.
Quello che sembra certo, è che sarà dunque un Savoia “giovane”?
Sarà una squadra giovane come quella di quest’anno ma ovviamente, di livello più alto visto che sarà composta da calciatori provenienti da vivai importanti. Il vantaggio di poter avere in rosa, under di un certo spessore, eleva, inoltre, anche il tasso di esperienza della rosa, visto che trattasi di calciatori già pronti a giocare in categorie superiori.
Sarà confermata l’intelaiatura (4-5 elementi) della rosa che si è molto ben comportata nell’ultima stagione?
L’intenzione è ovviamente anche quella di confermare alcuni calciatori che hanno fatto bene quest’anno, ma la scelta spettera’ al ds, quando verrà scelto, in sinergia con il nuovo tecnico.
A proposito di tecnico. Parlato è andato via per motivi familiari oppure avete preferito fare un altro tipo di scelta?
Assolutamente no. Parlato è un grande professionista e ha fatto molto bene al Savoia. Ci ha espresso la volontà di andare via per motivi familiari e lo abbiamo compreso. Diversamente, avremmo avuto piacere di programmare il futuro con lui perché, ripeto, ha fatto davvero un ottimo lavoro.
Sempre in tema giovani, in questi giorni, si è parlato anche di un interesse per l’ex Licata Diaby. Conferma?
Si, rientra tra i profili che ci interessano. Trattasi di un calciatore dalle potenzialità importanti, avente quelle caratteristiche che ci piacciono e che si sposano con la nostra filosofia societaria. Inoltre, fa parte di quella cerchia di contatti a cui sono legato; per cui ho contattato il suo procuratore per chiedere informazioni più dettagliate.
State ridefinendo anche l’organigramma relativo al settore giovanile. Dunque lei non ne sarà più il responsabile?
Stiamo cercando nuove figure che possano darci una mano nella gestione ma sarò sempre io il direttore del settore giovanile, con poteri di indirizzo e coordinamento. La doppia carica di direttore generale e responsabile non mi permette sempre di potermi occupare della parte gestionale per cui, forze fresche serviranno a darci una mano in tal senso.