I bianchi reggono finché possono, poi debbono arrendersi ad un avversario più forte. Bisognerà però cominciare a fare punti contro le dirette concorrenti alla salvezza.
Il Savoia sbaglia molto e viene punito da un’ Ischia che si è indubbiamente dimostrata superiore e lotterà fino alla fine per un posto in serie D. Eppure i bianchi erano partiti bene con un gran goal di Strazzullo. Poi il vuoto, con una serie di errori e black-out che sono costati cari. Quello più clamoroso è di Boussada che rinvia sui piedi di Padin che appoggia facile in rete, il pareggio. Nonostante ciò, gli oplontini reggono abbastanza bene nel primo tempo, creando poco ma concedendo altrettanto. Nella ripresa, gli ospiti alzano i giri anche se i bianchi avrebbero in realtà, anche l’occasione per cambiare il volto della gara con Liccardi che spreca clamorosamente da ottima posizione, dimostrando così di essere in giornata no (l’ex Nocerina è stato praticamente annullato dai difensori gialloblù). Al 66′ Mattera completa il sorpasso, finalizzando una bella azione corale; il colpo del definitivo k.o lo infligge l’ex Scalzone, lesto ad eludere la marcatura avversaria, girarsi e piazzare la palla all’angolino. L’attaccante nell’occasione non esulta. A preoccupare, più della sconfitta, è ancora la mancanza di un gioco oltre alla condizione atletica precaria di alcuni elementi della rosa. Male i due esterni bassi in fase difensiva, soprattutto Gargalini, quasi sempre saltato dal veloce Simonetti ma si è palesata, inoltre, la mancanza di un raccordo tra centrocampo e attacco. Si salva soltanto Landi, una vera e propria garanzia che tiene a galla i suoi con grandi interventi prima di essere costretto a capitolare. Fermo restando che l’organico non sembra essere al momento adatto per lottare per obiettivi diversi dalla salvezza, probabilmente un 3-5-2 si adatterebbe meglio alle caratteristiche dei giocatori a disposizione di Barbera. I due esterni bassi, sembrano infatti rendere meglio in fase di spinta e Liccardi pare troppo isolato davanti, senza una spalla con cui dialogare.