E si chésto nun ‘è ammore, Ma nuje che campammo affa’
E si chiove o jesce ‘o sole, Je te voglio penza’, Pecché senza ‘e te nun so’ niente
Prendo in prestito questi versi dell’indimenticato Pino per farne l’incipit di questo pezzo in cui comunico, a nome di tutta la redazione di Oplontini.com, che riprenderemo a seguire le sorti del calcio cittadino. Prima, però, ritengo doveroso spiegare, a chi non lo avesse compreso, le ragioni che hanno portato, l’anno scorso, alla decisione di sospendere l’attività editoriale, almeno per quel che concerne il pallone. Dopo la fuga di Mazzamauro a Giugliano, che ha ridato vigore agli uomini-camaleonte (ossia quelli che osannano a prescindere la società di turno, criticando chi cerca di essere oggettivo, salvo poi iniziare a criticare duramente dopo la ritirata), a Torre Annunziata è iniziata l’ormai famosa caccia al presidente. Un gioco molto in voga tra alcuni tifosi torresi che consiste nel tallonare (leggasi implorare) chiunque sia disposto a far raggiungere l’ambito premio: “mettere la palla al centro”. Costi quel che costi ed a qualsiasi condizione. Nel recente passato, questo giochino, ha consentito a personaggi a dir poco ambigui di esaltarsi e farsi pubblicità gratuita sfruttando un nome storico e costretto la tifoseria a cocenti umiliazioni. Chi ci conosce, sa bene che curiamo il sito solo per passione e che, prima che giornalisti (pubblicisti), siamo tutti tifosi del Savoia. Quest’ultima condizione (e cioè quella di essere in primis dei tifosi), tuttavia, non stride, nel nostro caso, con la volontà di analizzare le questioni con il giusto distacco, di provare ad informare con onestà i nostri lettori e di cercare di raccontare sempre la verità, anche quando è scomoda. Dal 2003 ad oggi e quindi in circa 20 anni di storia (salvo qualche pausa di riflessione), non ci siamo mai piegati a logiche servili e non abbiamo mai leccato il culo a nessuno. Tuttavia ciò che normalmente dovrebbe essere un motivo di vanto, spesso ha rappresentato per noi una vera e propria spina nel fianco. Perché con l’esperienza abbiamo capito che molti tifosi preferiscono che gli venga “indorata la pillola” e anziché leggere le cose come stanno, hanno bisogno di leggere che è sempre tutto rose e fiori. Scottati, quindi, dalle tante delusioni del passato, considerando il grave ritardo nella preparazione che ha significato l’estromissione dalla Coppa Italia, la poca chiarezza, agli esordi, della società e, soprattutto, il mancato cambio di denominazione, abbiamo deciso, non senza qualche dubbio, di non seguire il progetto calcistico di Pellerone, fino a quando la società non avrebbe provveduto a cambiare denominazione da FC Giugliano 1928 (si può dire, Ernè?) in AC Savoia 1908. Nel corso della stagione appena conclusa, più volte ci siamo chiesti se la decisione presa fosse stata quella giusta: questo progetto, che sembrava nato sotto una cattiva stella, si è dimostrato, invece, meritevole di fiducia. D’altro canto, chi si sognerebbe mai di investire anche solo qualche centinaio di euro in una città che offre poco o nulla e che non ha più uno stadio? La decisione della società di restare a fare calcio a Torre, nonostante questo grande handicap e soprattutto il tanto atteso cambio di denominazione, che a breve sarà ratificato, ci hanno convinto a riprendere le penne e rimetterci in gioco. Con l’entusiasmo e la lealtà che da sempre hanno contraddistinto il nostro operato. D’altro canto, cos’è un sito monotematico senza l’unica ragione di esistenza? Pecché senza ‘e te nun simm’ niente! Bentornato Savoia!