Alla scoperta del calcio offensivo del Latina di Scudieri, una squadra che impone ritmi alti alla partita e che non rinuncia mai a proporre il proprio gioco, anche a risultato ormai acquisito.
Il Latina del tecnico Raffaele Scudieri, pratica un calcio molto offensivo, come e’ nella filosofia del tecnico romano che anche la scorsa stagione sulla panchina dell’Ostiamare, ha utilizzato il 3-4-3 che gli ha consentito di raggiungere un ottimo secondo posto, alle spalle della Turris. Per dare corpo alla propria idea di gioco, Scudieri ha chiesto ed ottenuto di avere con se’, due dei protagonisti della scorsa stagione, gli esterni Pompei e Tortolano, che insieme compongono la catena di sinistra del Latina. I due, si conoscono a memoria e lo stanno dimostrando; basta guardare la costruzione delle reti realizzate, per capire come essa si sviluppi prevalentemente, dalle fasce. Importanti sono le sovrapposizioni degli esterni di centrocampo (Pompei da una parte e l’interessante Teraschi dall’altra), che in fase di possesso, vanno sul fondo a cercare il cross, per la testa di Di Renzo, molto abile nel gioco aereo, mentre le due ali offensive, Tortolano, Corsetti o Alessandro, si accentrano o per attaccare l’area di rigore o per rientrare sul proprio piede e provare la conclusione. Quando invece il gioco si sviluppa centralmente, i due attaccanti Di Renzo o Alessandro, dettano il passaggio in profondità per favorire l’inserimento dei centrocampisti. La forza di questa squadra sta proprio negli esterni, nella loro duttilità che gli consente di essere impiegati indifferentemente a destra o sinistra, per non dare punti di riferimento agli avversari. Una delle armi in più di questa prima fase della stagione, si sta rivelando in particolare, Tortolano, il quale di solito, agisce a sinistra. L’ex Cosenza, sa utilizzare bene entrambi i piedi e con il suo destro, rientra spesso per provare la conclusione. Questo suo movimento tipico, gli ha già consentito di andare a segno molte volte, oltre a servire assist importanti per i compagni. Nella fase di costruzione, fondamentale e’ sopratutto la difesa. Il Latina difatti, comincia quasi sempre l’impostazione, dalle retrovie con i lanci lunghi in diagonale, a cercare prevalentemente gli esterni. Ovviamente questo modo di disporsi in campo, richiede una squadra molto larga e una difesa alta, per cui i rischi difensivi sono maggiori sopratutto quando non si riesce ad essere concreti sotto-porta. Tutto sommato, però, in questo avvio di stagione, il reparto difensivo ha retto bene, con sole quattro reti subite, di cui due dal Cassino. Una e’ arrivata su rigore, le altre tutte con imbucate centrali. Questo dipende appunto dalla linea piuttosto alta della difesa e dal fatto che non sempre riesce a stringersi in tempo, in fase di non possesso ma questo fa parte del gioco perché ogni tipo di modulo si decida di adottare, ha sempre i suoi lati positivi e negativi.
I numeri
Attualmente il Latina ha il migliore attacco con ben 16 reti fatte, di cui ben dieci dalla coppia Di Renzo e Tortolano (5 a testa) e una difesa che ha subito lo stesso numero di reti del Savoia (4). Dei quindici punti conquistati, nove sono arrivati in casa e sei in trasferta, frutto di cinque vittorie ed una sconfitta subita sul campo del Cassino. Nella prima frazione di gioco, i neroazzurri hanno segnato sette reti e ne hanno incassate tre ma sono andati addirittura meglio nella seconda parte di gara dove sono arrivate nove reti, mentre la propria porta e’ stata perforata in una sola circostanza. Segno che gli uomini di Scudieri, continuano a giocare e a proporre il loro gioco anche in vantaggio, quando le squadre avversarie si allungano per provare a dimezzare lo svantaggio o ad agguantare il pari.