L’analisi della gara tra Savoia ed Arzachena.
Giornata storta per il Savoia, che non riesce a scardinare il muro eretto dall’ Arzachena. Gli smeraldini si sono presentati al “Giraud” con un 3-5-2 che in fase in fase di non possesso, diventava addirittura un 5-4-1 ermetico; con tutti e undici gli avversari nella propria metà campo e con il grande lavoro svolto dai due esterni Bachini da una parte e Dore dall’altra, i quali andavano sistematicamente a raddoppiare Orlando e Kyeremateng, costituendo con i difensori centrali, una vera e propria gabbia, e’ stato tremendamente difficile penetrare nell’area di rigore ospite. Tuttavia, i ragazzi del tecnico Aronica, sono comunque riusciti a creare un buon numero di palle goal, soprattutto nel primo tempo, trovando però sulla propria strada, un ottimo Ruzzittu (il migliore tra gli ospiti) L’esperto portiere dei sardi, si e’ reso protagonista di alcuni interventi davvero decisivi, su tutti, la prodigiosa parata su Poziello e l’altrettanto plastico volo, con cui ha deviato sulla traversa, un bel tiro a giro di Correnti. Ciò che e’ venuto a mancare, e’ solo un po’ di fortuna. Se i bianchi fossero riusciti a sbloccare subito la partita, quest’ultima si sarebbe sicuramente messa in discesa ed invece, nei primi quarantacinque minuti, gli uomini di Cerbone hanno resistito, acquisendo, con il passare del tempo, maggior fiducia. Gli oplontini, di contro, sono rientrati in campo, cominciando con un po’ troppa confusione e frenesia, intestardendosi con i lanci lunghi, piuttosto che preferire i dialoghi veloci palla e terra. In tal modo, non hanno fatto altro che fare il gioco del trio di difensori, molto fisico, composto da Ungaro, Marinaro e Bonacquisti, i quali essendo principalmente tre marcatori, hanno avuto vita facile nell’anticipare gli attaccanti torresi. A bocce ferme, si può senza dubbio affermare che quest’oggi si e’ sentita la mancanza di un uomo di qualità a centrocampo, come Fornito, di un calciatore in grado di saltare l’uomo e di servire in profondità gli attaccanti. Un piccolo passo indietro, dunque, dal punto di vista del gioco anche se quello che e’ venuto a mancare e’ quella concretezza ammirata nelle ultime quattro giornate, unita all’aiuto della della dea bendata, come anticipato prima.
I migliori
Tra il Savoia, scegliamo De Rosa, sempre nel vivo dell’azione. La costruzione del gioco e le principali azioni costruite, sono passate tutti dai suoi piedi. Sempre precisi anche i lanci per i tre attaccanti. Sull’altra sponda, invece, spicca la prestazione dell’esperto portiere Ruzzittu, decisivo in almeno due circostanze, con le due parate nelle quali ha mostrato reattività e plasticità.