Prima lunga trasferta nel profondo Sud-Ovest della Sardegna per i bianchi che domenica affronteranno il Carbonia del tecnico ex Torres Mariotti, uno degli allenatori più preparati del girone. I “minerari” che l’anno scorso annoveravano tra le proprie fila l’ex bomber oplontino Meloni (arrivò durante la sessione di mercato invernale), non perdono da quasi un anno e sono stati protagonisti di un ottimo avvio di stagione.
Dopo la convincente vittoria ottenuta contro l’Afragolese, il Savoia è pronto alla sua prima lunga trasferta in Sardegna, Regione da cui manca da circa venti anni (l’ultima volta in serie C1 con avversaria la Torres). L’obiettivo sarà quello di continuare sulla stessa scia tracciata nelle ultime tre settimane ma bisognerà profondere in campo tutte le energie possibili e dimostrare la stessa fame delle ultime gare per avere la meglio sul Carbonia, compagine che benché neopromossa è partita benissimo, conquistando una vittoria alla prima giornata contro la Torres e due pareggi contro Lanusei e Team Nuova Florida (entrambi terminati 1-1) e con ancora una gara da recuperare con il Gladiator. Pensare che i “minerari” (chiamati così per la presenza, nella zona, di alcune importanti miniere per l’estrazione di minerali), appena qualche anno fa, giocavano in Promozione. Poi con l’avvento al timone di una nuova proprietà hanno avviato una solida programmazione con l’obiettivo di riportare la squadra ai fasti di un tempo. La prima pietra è stata posta l’anno scorso con la vittoria del campionato di Eccellenza, traguardo che è stato raggiunto dopo il blocco ufficiale dei campionati con un record di 16 vittorie, 6 pareggi ed una sola sconfitta maturata sul campo della diretta inseguitrice Castiadas distanziata poi di sei punti. Abbiamo raggiunto telefonicamente il presidente dei bianco-blue Stefano Canu per toccare vari argomenti e per parlare della sfida di domenica con gli oplontini.
Da neopromossi si aspettava una partenza così positiva da parte delle sua squadra che non disputava la serie D da trenta anni?
Pur essendo una matricola, non siamo del tutto “nuovi” in questa categoria perché conosciamo già molte squadre e l’ ambiente. Nonostante ciò, anche avendo stravolto poco la rosa, devo dire che non e’ mai facile partire così bene in un campionato così complicato come la serie D, per cui siamo molto soddisfatti e fiduciosi per il proseguio. La nostra, non va dimenticato, e’ una squadra molto giovane e l’obiettivo sarà ovviamente quello di raggiungere la salvezza.
Nell’ultimo campionato di Eccellenza avete praticamente dominato, perdendo una sola volta sul campo della seconda in classifica, il Castiadas. Quella sconfitta avvenne nel mese di Dicembre, prima delle festività natalizie dunque si può dire che siete imbattuti da quasi un anno. Quest’anno avete cominciato questa nuova avventura, allo stesso modo in cui avevate terminato, dunque possiamo immaginare che ci sia grande entusiasmo intorno alla squadra…
Si siamo imbattuti da quel match. L’anno scorso possiamo dire di aver ampiamente meritato di vincere il campionato; basti pensare che al momento del lockdown nazionale, avevamo accumulato sei punti di vantaggio sulla seconda in classifica, con ancora il big-match da disputare in casa. Questo e’ stato solo un piccolo passo verso la risalita perché la società ha obiettivi ambiziosi e vuole riportare il Carbonia nel calcio che conta. In pochi forse lo sanno, ma subito dopo il Cagliari, la squadra più titolata della Sardegna, e’ proprio la nostra. Tempo fa, abbiamo disputato anche uno spareggio per la serie B. Appena due anni fa, eravamo in Promozione e ci eravamo prefissati di salire di categoria, stilando un programma triennale. Il primo anno, abbiamo subito centrato i play-off; nel secondo invece, anche grazie alla fusione con un’altra società ed al conseguente ingresso di nuovi soci, abbiamo potuto bruciare le tappe, raggiungendo l’obiettivo con un anno di anticipo. Quest’anno sarà lo stesso. Per il primo anno, punteremo a mantenere la categoria, poi proveremo il salto. Sebbene il nostro non sia un territorio florido dal punto di vista economico, vogliamo cercare di costruire qualcosa di importante.
La progettualità e’ dunque la parola d’ordine nella vostra società…
Credo che nel calcio, bisogna lavorare per obiettivi. Tutte le società, ogni anno, costruiscono le proprie squadre puntando a raggiungere dei traguardi, ma la progettualità e’ qualcosa di diverso. Qui a Carbonia, e’ nata una bella realtà, composta da tanti soci-imprenditori locali, di cui sono stato nominato presidente e che sta operando in maniera lungimirante. Sono fiero di essere stato scelto per ricoprire questo incarico. Per continuare a crescere però, il primo passo e’ rappresentato dallo stadio. Al momento, abbiamo una delle strutture peggiori della categoria, quindi e’ proprio da li’ che bisognerà partire. Finche’ non verra’ messo a posto l’impianto sportivo, non si potrà parlare di programmi.
In questo periodo, fare calcio e’ diventato difficoltoso per chiunque, anche perché gli sponsor latitano e gli stadi sono chiusi al pubblico. Conferma?
Esattamente. L’anno scorso, i nostri tifosi ci hanno seguito ovunque, sia in casa che in trasferta e senza di loro, fare calcio diventa poco stimolante, non da’ alcun tipo di soddisfazione. In questo periodo, spendere tante risorse nel calcio e’ diventato complicato per chiunque. Gli sponsor sono pochi, spesso i pagamenti arrivano in ritardo e i costi tanti, per questo, abbiamo investito di più sull’allenatore. Ci siamo assicurati un tecnico come Mariotti, affinché possa, con la sua esperienza, guidare un gruppo così giovane come il nostro, verso il traguardo che ci siamo prefissati. Avere a disposizione un tecnico di primo ordine come il nostro, e’ fondamentale in questo tipo di campionato perché e’ lui a compiere le scelte più importanti come ad esempio, quella di schierare gli uomini in campo, nel modo giusto. Siamo dunque soddisfatti delle nostre scelte, poi ovviamente sarà il campo a parlare e a dire se ci abbiamo visto giusto.
Un parere sul girone G? E’ d’accordo con la scelta di mescolare squadre sarde, laziali e campane soprattutto in un periodo molto difficile come quello che stiamo vivendo?
Credo che affrontare alcune squadre blasonate, come il Savoia e la Nocerina, sia affascinante. Basti pensare che il Savoia si trovava in serie B, appena poco tempo fa. Tra le compagini campane, l’unica che confesso di conoscere poco e’ il Gladiator, ma come ti ho appena detto, le altre, soprattutto Savoia e Nocerina, le conoscevo già per il loro passato importante. Hanno costruito entrambe, squadre importanti ma anche le sarde si sono attrezzate bene, per cui credo che sia un girone molto equilibrato. Non trascurerei però, neanche le laziali. Domenica, ad esempio, abbiamo giocato ad Ardea contro la locale compagine del Team Nuova Florida e in organico annoveravano tanti giocatori che hanno vinto tanti campionati e disputato la serie C, oltre ad under dal grande futuro. Sulla questione relativa al fatto di mescolare le squadre sarde, soprattutto con quelle campane, credo che sia stato commesso un errore. E’ impensabile che nel 2020, non ci siano voli diretti dalla Sardegna a Napoli e che ci sia invece bisogno di atterrare a Fiumicino, per poi fare altro tragitto in pulmann. Proprio per questo motivo, il Gladiator ci ha chiesto di spostare l’orario della partita da recuperare, perché avrebbe avuto problemi con il rientro. Come le dicevo, le difficoltà logistiche non si riducono solo all’aereo perché diventa complicato anche reperire bus con un determinato numero di posti; e’ proprio per questo che le società sarde avevano chiesto di poter essere inserite nel raggruppamento sardo. La prossima trasferta più lunga che dovremo affrontare, sarà proprio in Campania, a Giugliano ma non so se sarà rinviata, a causa di un positivo al Covid, all’interno della loro rosa. Difatti la partita che avrebbero dovuto disputare questa settimana con il Muravera, e’ stata rinviata. In ogni caso, questa incertezza si unisce alle predette difficoltà logistiche perche’ una trasferta lunga si può organizzare al meglio, solo con largo anticipo.
Quali sono le favorite, secondo il suo punto di vista?
Credo che proprio il Savoia sia per la sua storia che l’ottima struttura societaria di cui dispone, sia una delle principali candidate alla vittoria del campionato. Anche il Monterosi, a mio avviso, ha tutte le carte in regola per vincere. E’ una squadra molto forte e difficile da affrontare e nelle prime tre partite, ha sconfitto avversari quotati. Poi ci sono il Latina, e le due sassaresi Torres e Latte Dolce, che benché siano partite male, possiedono un organico di qualità. Inoltre, non sottovaluterei il Muravera che dispone di un parco under, davvero importante.
Il mercato e’ ancora aperto per voi oppure vi potete ritenere soddisfatti della rosa allestita?
Considerato che all’appello, mancano ancora calciatori importanti come l’attaccante Cappai che sta lavorando a parte per recuperare da un infortunio, possiamo ritenerci soddisfatti di cosa ci ha portato il mercato. Disponiamo di tanti under ed elementi giovani classe 97’-98’, oltre a undici over per cui l’organico e’ completo. Ovviamente, se si manifesterà la necessità di intervenire, come tutte le altre, non ci tireremo indietro.
Che partita si aspetta domenica?
Mi auguro di vedere lo stesso Carbonia, ammirato nelle prime gare di campionato. Se giochiamo in quel modo, possiamo mettere in difficoltà chiunque. Poi se l’avversario sarà stato più bravo di noi a fine partita gli stringeremo la mano e gli faremo sportivamente, i complimenti.