In tempi di calciomercato, a Torre Annunziata, torna sempre d’attualità il suo nome. Abbiamo voluto chiedere direttamente ad El Ouazni, se sussiste una reale possibilità di ritornare a giocare con la sua vecchia società.
Nell’ultima stagione, al Savoia è mancato un vero e proprio bomber di razza, capace di tramutare in goal, tutte le azioni costruite nell’arco delle partite disputate. Un vero peccato, considerato che con un po’ di concretezza in più, si sarebbero potute sbloccare alcune partite e conquistare punti preziosi per restare in scia della capolista Palermo. Il reparto offensivo, si può affermare senza alcun dubbio di sorta, è stato costruito in modo non impeccabile: Prima l’arrivo di Abayian, poi divenuto un oggetto misterioso con la conseguente cessione di Del Sorbo, che aveva fatto molto bene durante la stagione precedente; poi gli arrivi di Scalzone, De Vena e Orlando ma tra i tre, solo il primo ha fatto davvero bene, nonostante non fosse una prima punta d’area di rigore. Diakite, invece, ha deluso le aspettative perché non si è mai integrato negli schemi e nel modo di giocare del tecnico Parlato. Negli ultimi due anni, dunque, è sempre tornato di moda, nei periodo di calciomercato, il nome dell’italo-marocchino Badr El Ouazni, bomber da sempre molto legato alla famiglia Mazzamauro, sin dai tempi dell’Ercolanese. Lo abbiamo sentito, per parlare con lui di futuro, anche se al momento, è ancora presto per discorsi di questo tipo.
Il tuo nome, negli ultimi anni, è sempre stato accostato al Savoia in tempi di calciomercato. Hai già ricevuto delle offerte in questo periodo?
Per il momento, è ancora prematuro parlare di mercato anche se sono ancora un calciatore del Foggia ed il mister mi ha detto che ha intenzione di riconfermarmi anche per la prossima stagione. Più in là, poi, non so se le cose potrebbero cambiare. Savoia? Beh, e’ un’altra grande piazza, una delle più importanti della Campania. Chi non vorrebbe giocare li’. Però, ad essere sincero, avrei potuto considerare l’idea di spostarmi a Torre Annunziata solo per il direttore Marco Mignano, a cui sono molto legato. Adesso, non so come sia composta la società ma avevo letto un articolo in cui era scritto che Mignano non faceva più parte dell’organigramma quindi, per il momento non ci sono i presupposti per intavolare una trattativa. Ribadisco comunque, un concetto: A chi non farebbe piacere giocare nel Savoia: E’ una grande realtà’.