Uno dei protagonisti principali del ritorno in Serie D e l’eroe della notte di Pagani che consegnò al Savoia la Coppa Italia Dilettanti. Stiamo parlando dell’ex portierone Francesco Gallo che dopo quella storica annata ha deciso di lasciare il calcio giocato, continuando, però, da addetto ai lavori come preparatore portiere delle scuole calcio. Abbiamo deciso di intervistarlo e di ricordare insieme a lui quei momenti, con uno sguardo poi alla nuova società e sulle scelte importanti che intende fare sul settore giovanile. Di seguito l’intervista:
- “Hai lasciato il calcio giocato nel miglior modo possibile. Adesso ti cosa ti occupi?”
“Dopo la stagione 2017/2018 giocata con la maglia del Savoia ho deciso di smettere con il calcio giocato per via di impegni lavorativi e oggi oltre a dedicarmi appunto al mio lavoro, collaboro con tre scuole calcio come preparatore dei portieri: i “Boys Savoia”, la scuola calcio di Alberto Savino e la scuola calcio “La Ginestra” di Torre del Greco. Sono quindi rimasto nell’ambiente calcistico ma quella di preparatore dei portieri, per i più piccoli, era una mansione che svolgevo già da quasi 8 anni”.
- “Passando all’ultima stagione con la maglia del Savoia, non possiamo non ricordare la finale di Coppa Italia Dilettanti con il Nola, nella quale fosti senza dubbio, il protagonista principale. Mister Fabiano ti chiamò in causa dopo i tempi supplementari per i calci di rigore. Raccontaci un pò di quella sera…”
“Fu davvero una serata speciale. Questa mossa era già programmata dal giorno prima insieme al mister, quindi qualora ci fosse stata la lotteria dei rigori, sarebbe toccata a me”.
- “Nel corso di quella annata, il Savoia stracciò tutti i record. Qual era il vostro punto di forza? Senti ancora qualcuno dei tuoi ex compagni?”
“Quell’anno la squadra era fortissima e ciò lo dimostra il fatto che gli over giocano ancora tutti a calcio, addirittura in Serie D. Basti pensare a Gennaro Esposito che lo scorso anno fece bene a Nola, poi Caso Naturale, Liccardo e De Girolamo che a Giugliano stavano disputando un’ottima stagione, poi Stefano Riccio con la Turris, Di Paola al Gladiator e infine Dino Fava che in Eccellenza continua a essere una macchina da gol. Insomma, tutti questi nomi fanno capire che quella era una squadra di una categoria superiore. Sono rimasto in contatto con tutti perché abbiamo ancora il gruppo whatsapp e ci sentiamo quasi tutti giorni”.
- “Che ne pensi di questa nuova società? Come vedi il progetto della famiglia Mazzamauro/Annunziata?“
“Quando mi è possibile, la Domenica sono sempre in tribuna a fare il tifo per il Savoia, lo scorso anno di meno, mentre quest’anno ho avuto modo di seguire attentamente e posso dire che la squadra è davvero forte. Peccato che è capitata la stagione in cui l’antagonista principale era una grandissima piazza come Palermo, altrimenti il campionato sarebbe stato vinto tranquillamente dal Savoia. Per quanto riguarda la società, credo che questo presidente possa garantirci un futuro importante, ma soprattutto ha le idee chiare e i mezzi per costruire qualcosa di importante e secondo me è uno dei migliori presidenti che il Savoia abbia avuto negli ultimi 20 anni“.
- “Questa società, poco alla volta, sta cercando di costruire anche un settore giovanile. Tu che appunto sei a contatto ogni giorno con le scuole calcio e alleni i più piccoli, quanto può essere importante il vivaio per una piazza come il Savoia?”
“Questa è un ulteriore dimostrazione che la società è solida e sanno che costruendo le fondamenta per un settore giovanile, in automatico garantirai un futuro roseo alla squadra. Credo che il settore giovanile sia una delle cose più importanti”
(Foto Nunzio Iovene – Il Cigno Art)