Marsala, il presidente Cottone:”Si, sono tifoso del Palermo, ma vogliamo vincere perché abbiamo bisogno di punti”

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Abbiamo intervistato il presidente del Marsala, per sentire la sua versione in merito ad alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa, negli ultimi giorni.

È giunto inesorabile, il week-end, e con esso, ci sarà finalmente una piccola tregua rispetto alle polemiche che stanno infiammando a distanza, la lotta per il primato tra Savoia e Palermo. Adesso, l’unico giudice in grado di emanare una sentenza definitiva, sarà solo il campo e quella la dovranno rispettare, giocoforza, tutti, perché avente vero e propri crismi di legge. In ordine di tempo, l’ultimo polverone alzato dal forte vento di maestrale che ha spirato da Torre Annunziata fino al capoluogo siciliano, è stato quello che ha visto coinvolto il presidente del Marsala, prossima avversaria dei bianchi, Domenico Cottone, per alcune dichiarazioni rilasciate nel corso di questi giorni. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente, per provare a dirimere la controversia e sentire anche quella che è la sua versione dei fatti. Prima di cominciare però, ci tiene subito a fare una precisazione:” Vi concedo l’autorizzazione a pubblicare l’intervista, solo se riporterete davvero ciò che dico. Nulla contro di voi, ma alcuni giorni fa, ho rilasciato un’intervista a solosavoia.it, e hanno voluto riportare a modo loro, una frase che avevo detto”.

Presidente, ci può spiegare quale? Perché non abbiamo avuto ancora modo di leggere quell’intervista…

Quando ho detto che il Palermo ha sborsato un milione per essere ammesso in serie D, non intendevo, come invece hanno voluto scrivere loro, che solo perché ha pagato tale ingente somma, sarà sicuramente promosso in Legapro. Piuttosto, ciò che volevo dire io era che siccome al Bari, l’anno scorso, hanno concesso di iscriversi al campionato con soli 300.000 euro, perché ai rosanero, che invece ne hanno spesi un milione, non gli hanno permesso di ripartire direttamente da una categoria superiore?

Lei non ha mai nascosto la sua fede per il Palermo pur essendo il massimo dirigente della compagine lillibetana…

Si, sono originario di Palermo e quando militava in serie A, ne ero lo sponsor principale. Poi, grazie all’ex calciatore Calaio’ ed a suo fratello, con i quali sono legato da un’amicizia e che mi consigliarono di investire a Marsala, comprai alcune quote della squadra. Inizialmente, a far parte del progetto, c’erano più persone poi ho acquistato il 60% delle quote, diventando così il socio di maggioranza. Quest’anno abbiamo costruito una buona squadra, anche se siamo stati oltremodo sfortunati e la classifica non solo risulta bugiarda ma non rispecchia i nostri reali valori. Del resto, il calcio è così: È capitato anche al Messina, l’anno scorso, di disputare un campionato al di sotto delle attese, nonostante la rosa costruita. Proveremo, nel girone di ritorno, ad invertire il trend per conquistare una salvezza tranquilla, senza patemi.

Andiamo a ritroso. Subito dopo il match disputato tra Palermo e Marsala, in sala stampa aveva dichiarato ai microfoni della stampa locale che avrebbe provato a fermare il Savoia, per fare un piacere ai rosanero…

Come voi sapete, Palermo e Marsala sono legate da un gemellaggio quindi non vedo nulla di male in quella dichiarazione. Tra l’altro, arriviamo allo scontro con il Savoia in un momento in cui abbiamo un evidente bisogno di puntisalvezza, per cui saremo obbligati, giocoforza, a provare a fare di tutto per portare a casa la vittoria.

Ha avuto modo di leggere sui giornali le polemiche che sono sorte negli ultimi giorni tra Palermo e Savoia, in merito ad alcuni torti arbitrali lamentati dagli oplontini?

Si, ho avuto modo anche di vedere le immagini. Premetto subito una cosa: È vero che il Palermo ha avuto otto rigori a favore ma anche al Marsala, ne sono stati fischiati sette. Con questo, voglio dire che una squadra non può dirsi favorita quando gli vengono concessi più rigori degli altri. Il problema sorge, piuttosto, quando non ti viene accordato un penalty sacrosanto oppure quando ci sono delle chiare situazioni come per esempio espulsioni ingiuste o interruzioni di gioco immotivate, da cui traspare che il direttore di gara voglia realmente favorirti. In ogni caso, posso dire che a Castrovillari vi è stato fischiato contro un rigore molto dubbio. Ho avuto anche modo di vedere i due episodi sospetti, contro il Marina di Ragusa. In particolare, in occasione del tocco di mano da parte di un difensore ospite, ci potevano essere gli estremi per accordare la massima punizione ma è pur vero che l’arbitro era di spalle e da quella posizione, non avrebbe mai potuto vedere bene. Su Palermo-Roccella, invece, l’episodio a cui non sono riuscito a trovare spiegazioni, è stato quello del goal annullato ai calabresi. Sul rigore concesso, ai rosanero? Beh, devo dirvi che l’anno scorso, Floriano si comportò furbamente anche con noi e ci fu fischiato contro un rigore molto generoso…

Si tratta dunque solo di errori per Lei, oppure un po’ di sudditanza c’è da parte dei direttori di gara?

Secondo me, la classe arbitrale in serie D, è semplicemente impreparata. Anche a noi, per esempio, sono capitati alcuni episodi, nel corso della stagione, che ci hanno sfavorito. È pur vero, comunque, che un po’ di sudditanza psicologica quando arbitri grandi squadre come il Palermo, può avere in parte il suo peso, nell’ indurre all’errore.

Che partita si aspetta domani?

Secondo me, sarà una partita molto tattica con poche reti. Noi dobbiamo, come già anticipato, provare a portare a casa il massimo risultato anche se siamo consapevoli che il Savoia ci è superiore. Dalla nostra parte avremo il pubblico e un terreno di gioco che oltre ad essere piu’ grande rispetto a quello dei bianchi, e’ in erba naturale e queste variabili, potrebbero risultare un’arma in più su cui puntare anche se sarà comunque una partita molto complicata. Conosco il valore degli avversari e dispongono di attaccanti in grado di far male in qualsiasi momento. All’andata, per esempio, fummo puniti da una giocata individuale di un calciatore dal grande talento, come Cerone. Forse avremmo meritato un pari; l’espulsione comminata ad un nostro calciatore fu generosa, ma ammetto che nel secondo tempo ci presero a pallonate. Ricordo che quel Savoia, era criticato dai suoi tifosi perché non esprimeva un gioco brillante o sbaglio?

Si ricorda bene, non aveva ancora trovato un suo assetto preciso…

Ecco, con questo voglio dire che se giochi bene e fai un goal in più dell’avversario, il risultato lo porti comunque a casa indipendentemente dagli errori arbitrali.

Su alcune testate palermitane, abbiamo letto che domani saranno presenti anche i tifosi rosanero. Conferma?

Si, almeno una cinquantina verrano sicuramente a Marsala. Come ho detto nel corso di altre interviste, Palermo e Ragusa non sono ben collegate per cui la distanza di circa due ore e mezza, spingerà alcuni tifosi a recarsi nella vicina Marsala, distante solo circa mezz’ora, sia per il gemellaggio che ci lega sia per tifare, ovviamente, contro il Savoia nella speranza che possa perdere qualche punto.

Il campionato, a suo avviso, è ancora aperto?

Sicuramente. Cinque punti sono pochi ed il Savoia ha una rosa tale per cui può competere con il Palermo per la vittoria finale. L’anno scorso, per esempio, la Turris era in lotta con il Bari anche quando la distanza era di ben dodici punti. Quando poi e’ diventata oltremodo considerevole, il campionato lo ha vinto virtualmente il Bari. Non esiste una squadra che può vincere tutte le partite e basta un passo falso, per approfittarne. Secondo me, dunque, sarà una lotta a due tra oplontini e rosanero anche se, devo ammettere che i rosanero non giocano bene. Li ho visti all’opera, e non hanno un grande gioco. Sarà colpa dell’allenatore se si esprimono al di sotto delle proprie potenzialità ma, sono sincero, hanno vinto molte partite grazie, perlopiu’, a giocate individuali. Mi ha, sorpreso molto, inoltre, anche il Giugliano, una delle squadre che a mio avviso, gioca meglio. Sia all’andata, dove vincemmo nel finale, che al ritorno, mi hanno impressionato benché i campani giochino meglio tra le mura amiche, che in trasferta.

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