Il 2019 è stato davvero un anno da incorniciare per i bianchi. La società del presidente Mazzamauro ha centrato sinora tutti gli obiettivi, dimostrando così di essere all’altezza di dirigere una piazza importante dopo la parentesi di Ercolano. Dapprima i play-off a termine di una grande seconda parte di stagione coincisa con l’avvento sulla panchina oplontina del tecnico Campilongo; poi arrivando ad insidiare la corazzata Palermo dopo una grande rincorsa, cominciata circa due mesi fa. Due i fattori decisivi: alcuni accorgimenti tattici adottati in corso d’opera dal tecnico Parlato ed il ritorno a quel 3-5-2 che aveva fatto le fortune della squadra di Campilongo e con il quale l’ex allenatore del Padova, ha ridato continuità a quel progetto che si era improvvisamente arenato ad inizio stagione. La prova lampante che anche lo stesso Campilongo aveva a sua volta fatto un ottimo lavoro, gettando le basi per quello che sarebbe stato il Savoia di oggi.
Sta per concludersi un anno fantastico, un anno cominciato benissimo e terminato ancora meglio, con la vittoria sull’Acireale per 4-2 che ha rilanciato prepotentemente i bianchi nella corsa alla Legapro.
Tutto è cominciato con l’avvento in panchina del tecnico Campilongo subentrato a Squillante durante le festività natalizie dello scorso anno. L’ex allenatore di Cavese ed Ischia, appena insediatosi sulla panchina dei torresi, adottò un nuovo modulo rispetto al suo predecessore: il 3-5-2. Da quel momento il Savoia apparve subito una squadra trasformata e i primi risultati furono evidenti già dalla prima gara del 6 Gennaio 2019, al termine della quale i padroni di casa bloccarono la capolista Picerno al “Giraud” imponendole un pari ad occhiali. Il rinnovato entusiasmo, porto’ in dote ben tre successi consecutivi contro Francavilla, Pomigliano e Sorrento e un pari con il Bitonto prima dello stop dello “Iacovone” di Taranto dove, dopo aver giocato un’ottima gara, Poziello e company furono puniti da una rete al 94′. La beffa si fece sentire soprattutto sul morale perché dopo aver superato l’ostacolo Gragnano sul neutro del “Vallefuoco” di Mugnano (2-1), arrivarono altre due sconfitte consecutive con il il forte Cerignola ed il Nola. Fu però solo un momento no, perché i ragazzi di Campilongo serrarono nuovamente le fila e furono in grado di racimolare ben 20 punti, senza più perdere fino alla fine della stagione e conquistando così i meritati play-off dove furono sconfitti, soltanto di misura, nella semifinale play-off sul campo dei pugliesi del Cerignola”.
Il percorso che invece, da Settembre ad oggi, è riuscito a fare il Savoia odierno, guidato dal suo comandante di vascello Carmine Parlato è storia nota e certifica i grandi progressi che la società oplontina è riuscita a fare da quando ha rilevato questo glorioso club; questi sono la prova lampante che la programmazione e la lungimiranza pagano alla lunga quando si fanno le cose per bene, badando, innanzitutto, ai bilanci. Non era per niente facile, del resto, affrontare il difficile girone H, per giunta giocando le partite interne lontano dal “Giraud” eppure, al primo vero esame in una grande piazza, il presidente Mazzamauro ed il suo staff, si sono dimostrati all’altezza. Il processo di crescita, l’ha poi completato il nuovo tecnico Parlato.
Il ritorno a quel 3-5-2 a cui si era affidato il suo predecessore insieme ad alcuni accorgimenti tattici, ha ridato di colpo continuità a quel progetto che pareva, fino a pochi mesi fa, essersi arenato e adesso i bianchi viaggiano a mille, potendo coltivare giorno per giorno un sogno che, prima di qualche settimana fa, appariva proibitivo. Ora ben due sono i record nel mirino da provare a raggiungere nel prossimo 2020: continuare l’imbattibilità tra le mura amiche, che dura da più di un anno (l’ultima sconfitta al “Giraud”, risale al 3 Novembre 2018, Cerignola-Savoia 0-2) e battere il record di otto vittorie consecutive, che appartiene alla squadra dell’ex Presidente Luce e del tecnico Feola.