I lavori per le Universiadi che sono stati fatti all’impianto oplontino e presentati in pompa magna con lo scopo di restituire alla città un impianto nuovo e all’avanguardia, non hanno minimamente risolto un problema che da anni crea disagi a tutti gli addetti ai lavori ma soprattutto ai giocatori.
Vero è che i lavori per il manto erboso non erano previsti ma probabilmente ( sono i fatti a dirlo) erano tra gli interventi più urgenti che andavano pianificati e soprattutto portati a termine e la gara con il Biancavilla non ha fatto altro che mettere a nudo le pessime condizioni del campo che non era assolutamente in grado di smaltire la copiosa precipitazione di ieri pomeriggio. Nel post gara, durante le interviste, il patron Mazzamauro ed il direttore sportivo Marco Mignano hanno ribadito a gran voce che la decisione di svolgere il ritiro al Giraud, è stata la decisione peggiore che potessero prendere perchè la maggior parte degli infortuni sono scaturiti proprio da li e a dirlo sono i referti medici.
Non ci possiamo limitare solo a questo, poichè come si può ben vedere dalla foto, anche il sottopassaggio versa in condizioni pessime, con infiltrazioni d’acqua provenienti da ogni angolo. Queste ultime, infatti, creano dei veri e propri laghetti e rappresentano anche un pericolo ( e ci auguriamo che ciò non accada mai ) se un filo della corrente elettrica dovesse uscire da qualche canalina ed entrare a contatto appunto con l’acqua.
Lo scorso Gennaio, subito dopo la gara con il Picerno, la società ha dovuto lasciare l’impianto affinchè i lavori potessero iniziare e terminare nel più breve tempo possibile; giocando cosi tutto il girone di ritorno al Vallefuoco di Mugnano; venendosi a creare quindi grossi disagi per i tifosi e soprattutto per la società che inevitabilmente ha riscontrato gravi perdite economiche. Tutto sommato, forse, a questo punto i lavori sarebbero potuti partire anche qualche mese più in là.
Non ci possiamo esimere dal dire che si poteva e si doveva fare meglio.