Il difensore della Sarnese Michele Girardi, e’ uno degli elementi più esperti di una rosa giovanissima. Ci spiega il segreto dei successi di una società così lungimirante e ben organizzata senza tralasciare ovviamente di parlare del prossimo derby contro i bianchi.
Dopo la vittoria di ieri contro il Nola, i bianchi cercheranno conferme in un altro derby; quello di Sarno che si disputerà mercoledì, sotto la luce dei riflettori, alle ore 19. I bianchi, sinora, non hanno mai fallito nei derby, se si eccettua il pari a reti bianche in quel di Gragnano, e non vorranno di certo lasciare punti neanche allo “Squitieri”, ma dovranno vedersela contro un avversario che, sebbene sulla carta sia più debole ed inesperto, ha dimostrato, sinora, di vendere cara la pelle contro qualsiasi compagine. I ragazzi del giovane e preparato tecnico Cusano, hanno sinora conquistato gli stessi punti degli oplontini (12, di cui 4 in casa ed 8 in trasferta dove sono riusciti a battere Gelbison ed Ercolanese ed a fermare Nardo’ e Francavilla) un bottino, più che soddisfacente, di tre vittorie, tre pari ed altrettante sconfitte. Davvero niente male per una società la cui filosofia di lavorare con i giovani, sta dando, negli ultimi anni, grossi frutti sia dal punto di vista della prima squadra che del settore giovanile. Sinonimo di grande serietà ed organizzazione, doti ormai molto rare in un calcio in cui non si riesce quasi mai a far quadrare conti e bilanci. Abbiamo sentito, in rappresentanza dei granata, il difensore classe 96′ Michele Girardi, uno dei componenti più esperti (si fa per dire), di una rosa che ha una media età bassissima (appena 20,3 anni).
E’ la tua prima stagione ala Sarnese. Sei arrivato dal profondo nord, ovvero dal Borgosesia, per sposare il progetto di una società che fa del lavoro con i giovani, il suo credo ma che nonostante ciò’, è’ in pianta stabile in serie D, da molti anni. Come ti stai trovando li’?
A Sarno mi sono sentito, sin da subito, a casa. Ho trovato una società seria, con un’ottima organizzazione e che punta tantissimo sulla valorizzazione di noi giovani. Dico “noi”, in quanto, essendo un classe 96′, mi ritengo ancora tale benché sia uno degli elementi più esperti della rosa.
State, sinora, facendo molto bene, nonostante una squadra giovanissima. Quale è’ il vostro segreto?
Si, siamo una squadra giovanissima visto che l’età media della rosa si aggira intorno ai 20 anni, ma nonostante ciò il gruppo e’ formato da calciatori determinati e carismatici. Credo non ci sia alcun segreto; la nostra forza, e’ senza dubbio, il gruppo e quando parlo di gruppo, mi riferisco anche al mister ed al presidente, ad una società’ che ci e’ sempre vicina in ogni momento.
A Francavilla avete conquistato, nell’ultimo turno, un punto importante in chiave salvezza. State facendo molto bene fuori casa ma un po’ meno, tra le mura amiche. Secondo te a cosa e’ dovuto tutto ciò ?
Per quanto mi riguarda, sono un po’ rammaricato per la trasferta di Francavilla perché, nonostante l’ottimo punto conquistato, non abbiamo sfruttato al meglio alcune ghiotte occasioni per fare nostra l’intera posta in palio. In casa, abbiamo sinora affrontato compagini forti e attrezzate per il salto di categoria come Taranto e Cerignola ma nonostante le sconfitte, non abbiamo per nulla demeritato. Nell’ultimo turno casalingo, e’ invece venuto a farci visita il Gragnano ed abbiamo finalmente rotto il digiuno interno, portando a casa una vittoria meritatissima. E’ stato bello a fine gara, festeggiare con i nostri tifosi, regalare loro una gioia e ricevere i complimenti per la prestazione.
Come ti trovi con i tuoi compagni di squadra ed il mister Cusano? Puoi segnalarci qualche promettente giovane della rosa, che secondo la tua opinione ha tutti i mezzi per fare carriera ed aspirare a giocare in categorie superiori?
Come ho già anticipato, il nostro e’ un gruppo coeso. Per ciò che concerne invece il mister, già conoscevo Cusano poiché e’ stato mio allenatore ai tempi delle giovanili del Napoli. Con lui mi sono sempre trovato bene, e sono molto felice di averlo ritrovato qui a Sarno. Sa lavorare tanto con i giovani, senza tralasciare alcun particolare. Disponiamo di tanti calciatori di prospettiva; tra questi, faccio i nomi dei classe 99′ Sorriso e Varriale e del classe 98′, Cassata.
Nel turno infrasettimanale, affronterete il Savoia, una squadra con la quale siete a pari punti e che dopo un momento difficile, vorrà dare continuità alla vittoria di domenica scorsa, per dimostrare di essere definitivamente guarita. Che partita ti aspetti e come la state preparando?
Mercoledì affronteremo il Savoia, una delle piazze più calorose del girone e sarà entusiasmante giocarci contro, considerato il suo grande blasone e la sua importante storia. Mi aspetto un match intenso in cui entrambe cercheranno di portare a casa i tre punti. Spero che saranno in tanti i tifosi da ambo le parti, pronti a a sostenerci e di poter regalare loro un grande spettacolo.