Intervista a Panariello

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Le dichiarazioni rilasciate in conferenza dal calciatore torrese

A pochi giorni dalla trasferta che vedrà i bianchi affrontare sul campo di Curti l’Hermes Casagiove, Panariello si “ripresenta” alla stampa nella sala del Giraud per una conferenza a tutto campo in cui parla del perché ha scelto di tornare nella sua Torre Annunziata e nella squadra della sua città, della sua posizione in campo e di altre tematiche relative a questo nuovo Savoia e alla difficile trasferta che attende lui, gli altri compagni e mister Fabiano.

Queste le sue dichiarazioni:

“A farmi ritornare qui è stato soprattutto il progetto, che è fatto da persone serie. Spero riusciamo a vicnere questo campionato per andare in D che è tutto in altro mondo rispetto all’eccellenza. Ho trovato un gruppo di bravi ragazzi, tutti molto disponibili: alcuni li conoscevo già, siamo un bel gruppo fatto da uomini prima che calciatori e questo può fare la differenza in campionati come questo. La mia posizione in campo? Ho parlato col mister, mi vuole usare come jolly e farmi giocare in diversi ruoli; quello di centrocampista è un ruolo dove mi adatto, l’impegno non mi manca e per il Savoia gioco anche in porta. Non sto ancora al massimo della condizione, ma giocando e allenandomi la migliorerò. Campionato? Ci sono 3/4 favorite, oltre a noi c’è il Casalbuovo che ha bella squadra e l’Afragolese che è attrezzatissima a vincere, basti pensate che ci sono Carotenuto, Gargiulo, Loreto, oltre a mister Suppa che è una persona eccezionale.Forse noi e loro abbiamo leggermente qualcosa in più, ma i primi bilanci si possono fare solo dopo una decina di giornate. Sabato sarà una partita tosta, loro sono una buona squadra e il campo di Curti non è certo facile. Contro queste squadre bisogna metterci più testa perché contro le big le motivazioni vengono da sole mentre in queste ti devi calare nella partita e stare sempre sul pezzo. È magnifico che ci saranno i tifosi, sono una parte importante per il Savoia, mi vengono ancora i brividi a pensare a quella partita con la Battipagliese, spero che i tifosi allo stadio possano tornare ad essere tanti. Nel nostro spogliatoio non ci sono senatori, ma giocatori di un certo spessore come ad esempio Sibilli, De Rosa, Guarro, Esposito che dobbiamo ascoltare, noi dobbiamo essere bravi a far capire ai ragazzi l’importanza di giocare a Torre Annunziata, qua ci sono ben altre responsabilità.Ho fatto due anni qui, uno strepitoso ed uno tragico quindi so benissimo cosa succede a Torre nei due casi estremi, ma i tifosi ci sono sempre stati anche nei momenti difficilissimi della Lega Pro. Possiamo dare una mano ai giovani, che stanno mostrando grande intelligenza ed umiltà nello stare qui“.