Savoia – Salernitana: i numeri dei granata

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Scopriamo insieme le statistiche degli ippocampi

 

In un clima a dir poco burrascoso causato dalla grana stipendi e mancanza di fondi della società, domani al Giraud alle ore 14.30, i biancoscudati di Papagni affronteranno la Salernitana allenata da mister Leonardo Menichini.

Il tecnico nato a Ponsacco nel 1953 (PI), è subentrato a Mario Somma nella guida dei granata il 18 Agosto 2014, ex calciatore anche della Roma, poi vice-allenatore della stessa e di Cagliari, Napoli, Bologna, Perugia e Brescia, predilige il 4-3-3 alternato in alcune occasioni, come per esempio proprio nella sfida di andata vinta per 2 a 0 all’Arechi, al 4-2-3-1.

La fama e l’esperienza di ottimo difensore centrale in grado di disimpegnarsi sia come libero che come stopper, hanno sicuramente avuto un’influenza sul grande andamento della difesa granata che è la meno battuta del girone C e la seconda meno battuta di tutta la Lega, guarda caso proprio dietro al Pisa, squadra da lui allenata da marzo a giugno nel campionato scorso; soltanto 20 infatti, sono i gol subiti dagli ippocampi che, paradossalmente, subiscono all’Arechi il triplo delle reti prese in trasferta, 15 a Salerno, 5 fuori casa. Questo muro difensivo misto alle 37 reti messe a segno, hanno fruttato alla squadra di Lotito il secondo posto in classifica a 55 punti, a 5 punti di distacco dalla capolista Benevento.

Ben 18 di queste 37 reti fatte, sono state messe a segno dai due attaccanti più pericolosi tra gli ippocampi.Uno è Caetano Prosperi Calil, brasiliano classe 84 di 184 cm cresciuto all’Atletico Paranaense, con 13 gol in campionato che vogliono dire secondo posto alle spalle di Eusepi in classifica marcatori, in questa stagione e 26 in 5 stagioni di serie B. L’altro è Maikol Negro, classe 88 nato a Lecce, 5 gol in campionato, 7 reti in due stagioni di serie B, 17 in serie C1 e 20 in C2.

Oltre ciò però, come dichiarato da Papagni in conferenza ai nostri microfoni, di numeri, di tecnica e di tattica è futile parlare in questo momento storico del Savoia, ciò che conterà è gettare il cuore oltre l’ostacolo e mettere in campo soltanto tanta voglia di lottare con grinta ed essere uomini fino in fondo.