Paganese-Savoia: la storia degli azzurrostellati e i precedenti

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Francesco Scarpa ex eccellente

Il calcio a Pagani ha origini più antiche rispetto a quanto rivela la data di fondazione della prima società calcistica della città; nel 1912 infatti Pasquale Carosella istituisce L'Associazione Giovanile Paganese con una sezione ciclistica ed una calcistica la Pagani Football Club che però disputerà solo incontri amichevoli senza mai partecipare ad alcun campionato ufficiale.

Nel 1926 invece nasce l'Unione Sportiva Paganese che dovrà attendere due anni prima di ottenere un campo su cui giocare; soltanto nel marzo del 1928 la società avrà il permesso di giocare nel "Campo del Pino" chiamato così per il gigantesco pino piantato 300 anni prima e divenuto poi simbolo della città.

Nel 1930 diede del filo da torcere a tutti nel campionato di Seconda Divisione approdando alle finali per accedere in Prima Divisione ma perdendole per le cattive condizioni fisiche dei giocatori.

Gli anni d'oro poi della Paganese cominciano nel 1976, quando nel campionato di serie C la squadra campana sfiorò la promozione in serie B finendo seconda alle spalle del Bari forse rinunciando troppo presto a tentare una rimonta sui pugliesi; una stagione memorabile che resta l'espressione massima del calcio paganese fino ad oggi, condita anche dalla semi-finale di Coppa Italia di serie C.

Grazie al secondo posto la Paganese ebbe diritto a partecipare anche al torneo Anglo-Italiano nella stagione successiva con il grande onore di giocare all'"Highbury Stadium" di Londra, storico impianto dell'Arsenal fino al 2006 sostituito poi dal nuovo "Emirates"; in Inghilterra però la squadra uscì per due volte sconfitta ed anche a Pagani riuscì a trovare una sola vittoria e l'eliminazione dal torneo.

Dopo una decade passata a lottare per restare in serie C la squadra di Pagani nel 1987 retrocede in serie D ed entra in crisi rischiando di scomparire dal calcio e solo grazie a Raffaele Iacuzio riesce a ripartire dalla Promozione acquisendo il titolo dell'A.C. Stabia; seguiranno altri dieci anni di lotta tra le categorie dilettantistiche per tornare nel calcio professionistico.

Nel 2006 i salernitani riescono a tornare tra i professionisti grazie ad una trionfale cavalcata che li porta prima a vincere il girone H di serie D e poi a mettere anche la ciliegina sulla torta con la vittoria della poule scudetto, aggiudicandosi così il tricolore dilettantistico.

Nel suo palmarès la Paganese vanta 2 campionati di serie D vinti uno nel 1976 ed un altro nel 2006 quando battendo la Fortis Spoleto allo stadio Italia si aggiudicò anche lo scudetto nazionale di categoria; un campionato di Prima Divisione uno di Prima Categoria e due di Eccellenza.

Note storiche: il giocatore con più presenze, 214, è Luigi Di Giaimo ma all'undicesimo posto dei calciatori con più presenze troviamo proprio il capitano del Savoia, Francesco Scarpa con 105 presenze e 35 reti, tra le quali la doppietta alla Nocerina che fece sicuramente gioire anche i tifosi torresi e che consentì alla Paganese di sfatare il tabù, dopo 50 anni, della vittoria nel derby contro la squadra di Nocera in trasferta, anche se in realtà si giocò nel campo neutro di Chieti per problemi di ordine pubblico.

I precedenti sono in tutto 34; nel computo totale in vantaggio gli "azzurrostellati" con 13 vittorie a 8, il segno X invece è uscito ben 14 volte.

Il primo precedente tra le due compagini riporta alla memoria un periodo molto difficile per il Savoia che nel 14 ottobre del 1951 subì una sconfitta a tavolino per l'indisponibilità di disporre del campo "Formisano" a causa del mancato pagamento dell'affitto.