Savoia-Noto 3-1. Decidono Longo e Tiscione.

0
176

Tredicesima vittoria casalinga per i bianchi che allungano sull’Akragas.

LEGA PRO SEMPRE PIU' VICINA. IL SAVOIA BATTE IL NOTO, L'AKRAGAS PAREGGIA IN CASA CON L'HINTERREGGIO: I BIANCHI ORA SONO A +11 A SETTE GIORNATE DAL TERMINE. DOPPIETTA PER LONGO, POI TISCIONE. MAIELLARO REGALA IL GOL DELLA BANDIERA AGLI OSPITI.

di Nello Sorrentino

Torre Annunziata – E sono tredici. Come da pronostico, al Giraud cade anche il Noto e arriva per i bianchi la tredicesima vittoria consecutiva tra le mura amiche oltre all’allungo, forse decisivo, sull’Akragas, ora indietro di ben undici punti in virtù del pareggio strappato dall’Hinterreggio all’Esseneto. Una vittoria, quella odierna, mai in discussione: il Noto, giunto al Giraud solo per difendersi ha tirato una sola volta verso la porta di Maiellaro e se non fosse stato per il ‘regalo’ di quest’ultimo, sarebbe tornato in Sicilia senza neanche il gol della bandiera. A decidere la gara, Longo, autore di una doppietta, e Tiscione.


La curva SUD. Foto A. Carotenuto.

LE FORMAZIONI – Cinque assenze importanti nelle fila del Savoia: Feola ha dovuto fare a meno di De Liguori, Del Sorbo e Meloni, squalificati, oltre che degli infortunati Viglietti e Ruscio. Formazione inedita, in quanto a uomini, solito modulo, invece, per il tecnico dei bianchi che per avere ragione dei siciliani ha puntato, indovinando, su Longo come punta avanzata, davanti a Scarpa, Carotenuto e Tiscione. A centrocampo c’era Di Pietro al posto di De Liguori, soliti quattro, indietro, con l’ormai titolarissimo Panariello e Petricciuolo, sulle fasce, Terracciano-Stendardo collaudata coppia centrale. Betta, che ha dovuto fare a meno degli squalificati Koné e Montalto, risponde con un 4-4-2, che in fase di non possesso diventa un 5-4-1, con l’ex Manfrellotti al fianco di Mandarano, in avanti.

 

SUBITO SAVOIA – Il Savoia parte subito forte, mostrando  sin da subito agli avversari di voler chiudere la gara il prima possibile. Il primo acuto è di Longo che al 4’ tenta la girata di testa su un cross di Petriccuolo, Ferla blocca senza problemi. Tre minuti dopo è ancora Savoia: sgroppata di Scarpa sulla sinistra, cross rasoterra al centro e conclusione di prima intenzione di Tiscione deviata in angolo dal numero uno siciliano. Petriccuolo, particolarmente ispirato in fase offensiva, cerca ancora la testa di longo all’11’, ma stavolta il colpo di testa del numero nove oplontino finisce di un soffio a lato. Al 12’ si vedono gli ospiti: conclusione improvvisa dalla lunga distanza di Conti sulla quale Maiellaro si fa trovare pronto e smanaccia in corner. Sugli sviluppi dell’angolo è Manfrellotti di testa a sfiorare il palo alla sinistra dell’estremo difensore oplontino. Queste saranno le uniche occasioni da gol costruite dagli ospiti nell’arco dei novanta minuti.

 

LONGO GOL – Con otto uomini granata dietro la linea della palla il Savoia ha qualche difficoltà a creare occasioni, nonostante il pallino del gioco sia sempre nelle mani di Scarpa & Co. Al 24’, però, arriva il vantaggio biancoscudato: uno-due Scarpa-Carotenuto e perfetto assist di quest’ultimo per Longo che a tu per tu con Ferla con un preciso diagonale insacca e corre sotto la curva oplontina a festeggiare insieme ai propri sostenitori. La scelta di Feola, stavolta quasi obbligata, di mandarlo in capo viste le assenze contemporanee di Del Sorbo e Meloni, ha pagato ancora una volta. Dopo il vantaggio il Savoia tira un po’ i remi in barca. Al 31’ Carotenuto carica il destro dai trenta metri, la conclusione del numero undici viene deviata da Ferla in angolo, anche se nessuno della terna arbitrale si accorge del tocco del portiere e ai bianchi viene negato un corner sacrosanto. L’ultimo sussulto della prima frazione è di Gargiulo che al minuto trentanove impegna Ferla con un tiro da fuori.


Longo, autore di una doppietta, in azione. Foto A. Carotenuto.

IL SAVOIA DILAGA – Nella ripresa i bianchi scendono in campo col chiaro intento di chiudere subito la gara. Al 4’ Scarpa cerca e trova Longo, rasoterra insidioso, Ferla è attento. La gioia per il numero nove oplontino è rinviata di poco. Minuto quattordici: Tiscione percorre diversi metri con la palla incollata al piede e poi serve su un piatto d’argento l’assist a Longo che di testa, in tuffo, non deve far altro che spingerla nel sacco. Savoia 2, Noto 0. Nonostante il doppio vantaggio il Savoia insiste e al 20’ dilaga: contropiede di Carotenuto, assist per Tiscione che dal vertice destro dell’area siciliana con un bel diagonale insacca e il Giraud esplode per la terza volta. Non c’è un attimo di tregua: soltanto un minuto dopo, infatti, Longo, imbeccato da Carotenuto, sfiora la tripletta ma Ferla è bravissima, con i piedi, ad intercettare la conclusione dell’attaccante in maglia bianca.

 

IL NEO – Al 22’ arriva il gol della bandiera del Noto. Il merito, più che di Mandarano è di Gigi Maiellaro che nel tentativo di dribblare l’attaccante siciliano, gli consegna la sfera consentendogli di concludere a porta sguarnita. Questo episodio è l’unico neo di una partita quasi perfetta, che si conclude con il Savoia alla ricerca della quadta rete. Al 36’ è Carotenuto, di testa, a sfiorare il palo su assist di Tiscione, un minuto dopo invece è capitan Scarpa ad avere l’occasione giusta per il 4-0 e per l’aggancio a De Rosa in classifica marcatori ma la sua conclusione è troppo alta.


LA FESTA – Al triplice fischio, parte la festa. L’obbiettivo Lega PRO è sempre più vicino e a sette giornate dal termine il Savoia tiene a debita distanza l’Akragas, ora lontano undici punti. Nell’attesa che venga comunicato il risultato finale della gara dell’Esseneto, calciatori e tifosi cantano e ballano sulle note di “Bianchi Alé” e “La capolista se ne va”. Domenica prossima, intanto, ennesima ‘battaglia’ per il Savoia a Vibo Valentia contro la Vibonese, alla disperata ricerca di punti salvezza. E in calabria potrebbero non esserci i tifosi oplontini, a rischio divieto.