L’ex regista dei bianchi Aldo Monza, ha ancora impresso nella mente, il ricordo di quel campionato indimenticabile.
Altro calciatore del nord, giunto a Torre Annunziata per contribuire a fare grande il Savoia è’ il centrocampista Aldo Monza. Nato a Rho, in Provincia di Milano, all’ex metronomo biancoscudato, basto’ un solo anno per contribuire a scolpire nel palmares degli oplontini, una iscrizione che ancora oggi fa venire la pelle d’oca ai tifosi: serie B. Mediano vecchio stampo, mente e cervello essenziale ad ogni squadra per non smarrirsi e perdere mai il lume della ragione, diventata ormai merce rara in un calcio che sta subendo una involuzione nei ruoli e nelle tattiche, appena approdato alla corte del tecnico Osvaldo Jaconi, si impossessò’ subito delle chiavi del centrocampo per non lasciarle più e utilizzarle soltanto per aprire con i suoi compagni, le porte di quella serie cadetta che erano ubicate al Partenio di Avellino, ultimo atto di una stagione entusiasmante durante la quale i bianchi furono in grado di battere la concorrenza di corazzate come Palermo e Juve Stabia. Normale, dunque che a distanza di anni, sia ancora vivo il suo ricordo in tutti gli sportivi torresi che gli hanno addirittura perdonato, in via eccezionale, il suo susseguente passaggio ai rivali della Nocerina. Una eccezione d’obbligo, segno di grande stima, riconoscenza e affetto. Quella stesso affetto, che è’ rimasto intangibile anche ascoltando le sue parole.
Dopo l’ottima carriera intrapresa nel mondo del calcio giocato, è’ ancora rimasto in questo mondo?
Si, dopo aver chiuso con il calcio giocato, ho intrapreso la carriera di allenatore. Attualmente sono a Venezia, in serie B, e svolgo il ruolo di allenatore in seconda di Vecchi.
Anche Lei è’ stato uno dei tanti calciatori provenienti dal nord Italia, che ha contribuito a fare grande il Savoia. Quali ricordi porta dentro di se’, di quell’esperienza?
Di quell’esperienza ho bellissimi ricordi. In realtà’, la mia carriera si è’ svolta quasi sempre al sud, pur essendo originario di Milano. Ho giocato, per esempio, a Catanzaro e Taranto. Giunsi a Torre Annunziata, a stagione in corso. Ero in cerca di squadra, in procinto di passare ad una squadra di B, poi mi chiamo’ il presidente Moxedano e accettai la sua proposta, convinto anche dalla importanza del suo progetto. Quella squadra, era composta da calciatori di livello assoluto. Ricordo, per esempio, i vari Califano, Tiribocchi, Alessi, Masitto etc. Il presidente ha costruito sempre squadre di spessore.
Con un grande finale di stagione, riusciste ad approdare ai play-off, per poi sconfiggere squadre, sulla carta, più forti di voi, come Palermo e Juve Stabia…
Si, riuscimmo a disputare un grande campionato e a battere ai play-off, squadre fortissime come Palermo e Juve Stabia. Ricordo, in particolar modo, la partita di Palermo. Giocammo in un stadio pienissimo, in un’atmosfera infuocata e davanti ad un pubblico di categoria superiore, ma alla fine riuscimmo a vincere e ad andare in finale.
A proposito di Palermo, Lei segno’ un goal ai rosanero, nel corso del campionato…
Si, ricordo benissimo quel goal. Fu un calcio di punizione che si infilò alle spalle di Sicignano. Una bellissima rete che serbo ancora con me, nei miei ricordi.
Sente ancora qualcuno dei suoi ex compagni di squadra?
Certo! Sono ancora in contatto con tanti ex compagni di squadra, tra cui Ferazzoli, Siroti e il mister Jaconi. Tra l’altro, qui nella mia zona , lavora Garofalo con il quale sono amico. Lui e il padre sono grandi tifosi del Savoia e si informano sempre sulle sue sorti. Eravamo, insomma, un grande gruppo, molto affiatato. Fu proprio quello a fare la differenza… Se non hai un buon collettivo, non puoi vincere e noi, per fortuna, lo avevamo. Questo ci permise di superare i momenti difficili che si presentarono nel corso della stagione, a differenza di squadre forti come Palermo e Juve Stabia che non giorno in grado di saperli gestire.
Segue ancora il Savoia?
Si, certo. L’anno scorso mi hanno informato che ha vinto il campionato per approdare in serie D anche se spero che possa a tornare al più presto in Legapro, la categoria che merita.
Un ultimo messaggio per i suoi ex tifosi?
Ho un bellissimo ricordo dei tifosi e ricordo che ci sono sempre stati vicini, durante quella stagione. Colgo, l’occasione per salutarli con affetto.
La aspettiamo al Giraud per una partita…
Spero di poter venire al più presto. Il sabato, come sapete, lavoro e la domenica, la dedico dunque per stare con la mia famiglia ma appena verremo a giocare a Salerno, cercherò di organizzarmi.