Savoia e Benevento un esempio per tutti
Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano, amori indivisibili, indissolubili, inseparabili; si può descrivere così, con queste dolci parole di Venditti, il gemellaggio che lega le tifoserie di Savoia e Benevento da più di un ventennio e che, nonostante le due squadre non si incontrino in gare ufficiali dal 2001, resta sempre saldo.
In molteplici occasioni infatti è stato possibile ammirare questa "fratellanza" sugli spalti volta a sostenere partite fondamentali per l'una o per l'altra squadra. La cosa più straordinaria, ma che dovrebbe invece essere "ordinaria" è che si possa parlare ancora di amore sportivo tra due tifoserie in questi tempi in cui si assiste soltanto ad assurdi e riprovevoli episodi di violenza che nulla hanno a che vedere con lo sport.
Il derby che andrà in scena domenica pomeriggio al Giraud sarà sicuramente il ritorno di un amore sportivo mai finito, ma dovrà servire anche d'esempio a chi trasforma un incontro di calcio in un campo di battaglia personale. Il calcio e tutti gli altri sport sono e devono essere momenti di aggregazione, di scoperta di persone provenienti da realtà diverse e simili, di fratellanza appunto, non di battaglia, lotta o guerriglia; amore indivisibile, indissolubile, inseparabile, una realtà della nostra cittadina, un sogno e un'utopia per tutto il movimento sportivo italiano.