Parla Feola. "Battere la Vibonese per dimenticare Noto"

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Scarpa a riposo precauzionale per un piccolo risentimento

Nel calcio, quello che conta sono i risultati. Il Savoia prima della trasferta di Noto aveva lasciato presagire che si sarebbe trattato di un campionato a senso unico, soprattutto dopo le vittorie contro Akragas e Agropoli, squadre costruite per vincere il campionato.

Ma le insidie, come insegna il detto, sono dietro l’angolo: nelle partite successive  (Cavese, Orlandina, Hinterreggio) erano già stati palesati i primi segni di calo nel gioco ma non nei risultati. Poi arriva quel pomeriggio di ottobre che non ti aspetti:  Noto, 27 gradi, autunno appena iniziato, di fronte l’ennesima formazione che proverà a fermare la squadra dei record. Ed ecco che accade l’imprevisto.  Una sconfitta inaspettata per i biancoscudati, una vittoria altrettanto inaspettata per i netini.

Nei giorni successivi, tanto, forse troppo, si è detto: il modulo non funziona, la tenuta atletica comincia a vacillare, Meloni e Tiscione dovevano essere della partita; come se le otto vittorie fossero già svanite nel nulla. Poi, finalmente, arriva il giorno in cui a parlare è Vincenzo Feola. In tanti aspettavano le dichiarazioni del tecnico: chi meglio di lui, che vive sei giorni su sette a stretto contatto con i calciatori, può raccontare la verità su come l’ambiente stia ‘reagendo’ alla batosta siciliana.

“Mi assumo tutte le responsabilità della sconfitta, sia per quel che concerne le scelte tattiche, sia per l’undici mandato in campo: è colpa mia se la squadra non ha disputato una gara degna del blasone di questa società”.

L’ammissione di colpa. Poi, la rabbia. Rabbia che era già trapelata negli occhi alla fine del match.

“Ero arrabbiatissimo: non mi aspettavo un risultato del genere, soprattutto dopo una settimana in cui la squadra aveva lavorato bene. C’è da dire – prosegue il tecnico– che un rilassamento psicologico può essere anche naturale dopo averne vinte otto su otto; tra l’altro ce lo possiamo ancora permettere. I campionati non si vincono in autunno: i conti si faranno ad aprile. Non ho mai nascosto le ambizioni di questa squadra e sono ancora fermamente convinto della vittoria finale. Mi auguro di poter tornare a vincere già domenica contro la Vibonese in una partita in cui, sono sicuro, i miei ragazzi daranno tutto per tornare a far gioire i propri sostenitori e per dare una dimostrazione a chi ha forse esagerato dandoci dei ‘brocchi’ dopo averci definito corazzata”.

Intanto la squadra da ieri è tornata a lavoro vista del match casalingo contro la Vibonese, penultima in classifica con soli tre punti.

Piccolo affaticamento per Scarpa che ha sospeso anzitempo la seduta e che riposerà anche nella giornata di domani in via precauzionale, ammesso che la sua voglia di allenarsi abbia il sopravvento sul piccolo risentimento muscolare.