Il tecnico del Nola, Rosario Campana:”Campionato falsato, con tutti questi rinvii”

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I bianchi ospiteranno domenica, il Nola del tecnico Rosario Campana e degli ex Giovanni Baratto e Francesco Alvino.

Sta per concludersi una settimana molto piena, per il Savoia. Il deludente pari esterno sul campo della Torres, è costato la panchina al tecnico Salvatore Aronica che ha pagato il fatto di non essere riuscito a dare continuità di gioco e di risultati, alla squadra. Quel rigore calciato sul palo da Kyeremateng, ha sovvertito il suo destino: Molto probabilmente, laddove la palla si fosse insaccata ed i bianchi fossero riusciti a portare a casa i tre punti, l’allenatore siciliano, sarebbe rimasto al suo posto ma in questo momento la squadra aveva bisogno di un forte scossone per non smarrire la bussola e provare a raddrizzare una stagione che non sta andando come previsto. Ed ora, qualsiasi sarà il nuovo condottiero che si insedierà su questa panchina, al momento scottante, dovrà avere le seguenti caratteristiche: Carattere e soprattutto esperienza,  consapevole che il lavoro che si andrà a fare da qui sino alla fine del campionato, se non potrà servire a raggiungere nell’immediato, l’obiettivo prefissato, almeno costituirà le fondamenta per il futuro. La medicina migliore per ripartire sarà ovviamente la vittoria, che da sempre costituisce il balsamo che lenisce le ferite ed occasione più propizia, non poteva che capitare con il Nola, avversario non irresistibile ma che da qualche settimana, grazie al buon lavoro del suo tecnico, Rosario Campana, sembra aver trovato la giusta quadratura ed una serie di risultati utili (tre pareggi con Gladiator, Latte Dolce e Cassino ed una vittoria con il Giugliano) che lasciano ben sperare, in ottica salvezza, dopo una prima parte di campionato, da incubo. Abbiamo ascoltato, in rappresentanza della compagine bruniana, proprio l’ex allenatore del Gragnano, per parlare con lui di vari argomenti.

Mister, quando è arrivato a Nola, anche lei aveva trovato una situazione non proprio felice, con una classifica davvero preoccupante. Quale lavoro ha dovuto fare sulla rosa, per provare a raddrizzare le cose?

Non mi piace parlare delle gestioni precedenti ma la situazione che ho ereditato, era logicamente, preoccupante. Diciamo che per noi, il campionato comincia ora anche perché, se fosse finito, saremmo sicuramente già retrocessi. Dobbiamo, perciò, continuare a lavorare duramente, consapevoli che dovremo fare un miracolo per salvare la categoria.

Da quando è giunto a Nola, in seguito alle dimissioni di mister Pezzella, ha conquistato nove punti, riuscendo a restituire fiducia ad un gruppo che sembrava smarrito. Su quale aspetto si è concentrato maggiormente?

Il primo periodo, purtroppo, è stato un po’ sfortunato perché ho avuto il Covid, per cui non ho potuto lavorare con la squadra. Successivamente, le cose sono pian piano migliorate, e sono riuscito a dare un’ impronta di gioco che si avvicina alla mia filosofia ma ci è voluto e ci vorrà ancora tempo, perché molti dei giocatori che sono arrivati qui, erano inattivi e non giocavano da molto.

Anche per questo, all’inizio, applicava un modulo diverso dal suo 4-3-3?

Quello che mi interessa di più, è che la squadra trovi continuità, a prescindere dagli schemi che si possono scegliere. Il modulo, ritengo sia soltanto una veste che viene cucita addosso alla rosa, in base a quelle che sono le caratteristiche degli elementi che si hanno a disposizione. Il calcio, del resto, è una metamorfosi continua ed il modo di stare in campo può variare a seconda delle circostanze e degli avversari che si vanno ad affrontare.

Questo è un campionato particolare e lo testimoniano i rinvii di numerose gare. Pensa che sia sostanzialmente, falsato?

Se devo essere sincero, si. Capita che alcune squadre, preparino la partita, tutta la settimana e poi non giocano ma quando andranno poi a riaffrontare lo stesso avversario, lo trovano completamente diverso, con l’organico rivoluzionato ed un modo di stare in campo, totalmente diverso. In più, credo che la mancanza del tifo sugli spalti, stia costituendo un vero handicap, soprattutto per le squadre campane. Difatti, mentre le compagini laziali e sarde, erano già abituate a giocare con poco pubblico, squadre come Savoia e Nola, ognuna per i rispettivi obiettivi, stanno perdendo la spinta del dodicesimo uomo.

Il vostro obiettivo, è e resta quello di raggiungere la salvezza?

Chi dice il contrario, penso che di calcio ne capisca poco. In qualsiasi modo riusciremo a raggiungere il nostro intento, anche all’ultimo minuto del torneo, per noi sarà una vittoria visto le difficoltà economiche che la nostra città, così come tutte quelle del nostro Paese, stanno vivendo in questo periodo. Noi daremo tutto noi stessi e la città di Nola, deve stare tranquilla. Del resto ripeto sempre a me stesso e agli altri, quello che è il mio motto:” Non si è dato niente, finché non si è dato tutto”.

Domenica affronterete il Savoia, al momento, forse una delle più grandi delusioni del campionato. Che partita si aspetta?

Non credo che il Savoia sia stata una delusione anche perché capita a tutti, di alternare momenti positivi a negativi. Conosco la società; è composta da persone serie e sono convinto che darà tutto, fino alla fine, per provare a raggiungere l’obiettivo che si è prefissata. Per quanto riguarda, invece, la partita, mi aspetto che sia difficilissima e dovremmo dare tutto per provare a fare risultato.

In settimana c’è stato anche l’esonero di Aronica. Pensa che uno scossone, a questo punto del campionato, è stato inevitabile?

Dispiace per il mister. Da collega,è capitato e capita a tutti noi, di essere messi costantemente in discussione ma questo fa parte del nostro lavoro. Penso che se la società ha fatto questa scelta, ha avuto i suoi buoni motivi anche perché prima di arrivare a questa decisione drastica, hanno messo l’allenatore in condizioni di poter lavorare al meglio.

Sono arrivati, durante questa sessione di mercato, tanti volti nuovi, molti dei quali, dal Pomigliano. È soddisfatto del lavoro della società o manca, secondo lei, ancora qualcosa?

Adesso, abbiamo finalmente una rosa che ci permette di poter dare più continuità al nostro lavoro. Questo è un mercato difficile per tutti; i calciatori di serie D, che ci interessano, sono già impegnati con le rispettive squadre, dunque occorre per forza attingere dall’ Eccellenza dove i calciatori, sono fermi da molto tempo, per cui debbono avere il tempo di ritornare in condizione.

Venite da quattro risultati utili consecutive e, nelle ultime gare, sembra che lei abbia ormai delineato, un undici stabile. Ha già un’idea della formazione che schiererà in campo con il Savoia?

Solitamente, la formazione la scelgo, poco prima della gara. Veniamo da un buon momento ma giocare così tante partite ravvicinate, è molto dispendioso dal punto di vista fisico e mentale. Per cui, l’obiettivo sarà prima? quello di recuperare gli acciaccati, poi si vedrà.

Mister grazie e auguri per la sua guarigione…

Grazie. Il mio pensiero va a tutte quelle persone che hanno perso un proprio caro, a causa di questa brutta malattia. Sono vicino a tutti loro.

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