Con il tecnico della juniores, Antonio Barbera, abbiamo parlato di gironi e di settore giovanile:
Mentre la prima squadra lavora alacremente per l’imminente avvio del campionato, la juniores del tecnico Antonio Barbera si sta preparando ad affrontare il raggruppamento L che sarà molto duro e ricco di derby (Nocerina e Cavese su tutte). La società punta molto sul settore giovanile e l’esplosione recente di Rondinella, acquistato dal Chievo Verona, ne è un esempio lampante. Per questo l’ex attaccante dei bianchi, insieme ad un’altro ex Pasquale Ottobre, lavoreranno per cacciare fuori dal cilindro nuovi promettenti giovani da lanciare in prima squadra.
Mister partiamo dal girone in cui è stato inserito il Savoia-senior. Cosa ne pensa?
Credo ci sia andata bene anche se il raggruppamento sardo-laziale non va sottovalutato perché ci sono squadre ben organizzate e che giocano a calcio. Sicuramente il girone I sarebbe stato più ostico dal punto di vista ambientale anche se purtroppo, il Covid non ci permetterà di sfruttare una delle nostre armi migliori: il pubblico. Pensa cosa sarebbe successo se le trasferte fossero state libere. Il Savoia avrebbe portato fuori casa 400-500 tifosi, giocando sempre in casa. Secondo il mio punto di vista, la società e’ stata molto intelligente nell’aspettare di sapere in quale girone sarebbe stata inserita, per poi completare l’organico. Nel caso in cui fosse capitata con le pugliesi, avrebbe dovuto fare un tipo di mercato sicuramente diverso visto che ci sono tante squadre di livello che puntano a vincere il campionato.
Cosa pensa invece, del girone in cui è stata inserita la juniores? Sarà un campionato duro e con tanti derby da affrontare?
Si il girone è impegnativo ma a prescindere da ciò, quello che voglio trasmettere ed insegnare ai miei ragazzi è la disciplina, forgiarli soprattutto, dal punto di vista caratteriale perché solo in questo modo possono diventare dei veri calciatori, pronti ad affrontare un campionato così difficile come la serie D. Come ho già detto tempo fa, da torrese, avrei accettato questo incarico solo per il Savoia, a cui devo tanto nella mia vita, perché è stata la prima squadra a lanciarmi nel calcio che conta. Il mio obiettivo, e’ dunque quello di far capire ai tanti giovani del nostro settore giovanile, che significa rappresentare una maglia ed una città, anche fuori dal campo. Oggigiorno, a diciotto anni, bisogna già farsi trovare pronti e se non si ha la giusta mentalità, si riuscirà a fare poca strada. Sono contentissimo dell’incarico che mi è stato affidato e ci tengo ancora una volta a ringraziare la società per l’opportunità che mi è stata concessa. Lavoreremo sodo per formare nuovi calciatori da lanciare in prima squadra anche perché l’obiettivo presente e futuro del Savoia, è proprio quello di attingere dal proprio vivaio.
Ci puoi segnalare qualche calciatore promettente? Avevamo sentito parlare di un 2004 molto interessante
Due o tre giovani interessanti già ci sono ma come ti ho anticipato prima, devono lavorare sodo, forgiare prima di tutto il carattere e capire che da questo momento non si scherza più. Anche perché, se in un prossimo futuro si troveranno in uno spogliatoio di serie D, al primo errore verrano subito scartati. Per quanto riguarda il calciatore 2004’, trattasi di Cavaiola che è aggregato alla juniores da fuori-quota. In estate si è già allenato una volta, in prima squadra. Il Savoia ci chiese un difensore e noi glielo abbiamo inviato e devo dire che ha grosse potenzialità per poter emergere.