L’articolo in questione, è lo specchio della deriva a cui sta andando incontro il mestiere il giornalismo, nei tempi moderni; tempi in cui chiunque può aprire un sito internet o una pagina sui social e spacciarsi per giornalista.
Errori di ortografia, di geografia (come fa un giornalista sportivo a scrivere “a Savoia”, scambiando il nome della squadra con quello della città, che è ovviamente Torre Annunziata, senza prima documentarsi su ciò che sta scrivendo?) e accuse gravi di una possibile combine che Savoia e Acireale potrebbero mettere in atto domenica, solo per il forte gemellaggio che lega, da anni, le due tifoserie: tutto e il contrario di tutto ciò che dovrebbe essere accostato alla parola giornalismo, è ciò che è stato in grado di partorire in poche righe, il sito tifosipalermo.it. Un abominio neanche paragonabile alle chiacchiere che di solito si fanno, tra amici, nei bar e che costituisce l’esempio lampante, di come al giorno d’oggi, qualsiasi individuo possa aprire un sito web o una pagina-social e spacciarsi per giornalista.
Una deriva molto pericolosa perché l’informazione è una cosa seria: senza un minimo di preparazione e competenza, si rischia di diffondere false informazioni oppure, come in questo caso, di inasprire gli animi tra le tifoserie, diventando complici e colpevoli nel caso in cui ciò porti a delle conseguenze.
No, nella maniera più assoluta ci rifiutiamo, anche per tutelare la categoria di cui facciamo parte, di stringere la mano a questi pseudo colleghi e a casa nostra, per quel che ci riguarda, non saranno i benvenuti.