Manca poco al via e sara’ subito derby. Gli oplontini affronteranno gli avellinesi del San Tommaso, squadra che si affaccia per la prima volta nella sua giovane storia, in serie D. I bianco-verdi, hanno praticamente stravolto la squadra rispetto all’anno scorso, per provare a raggiungere una salvezza che sarebbe storica considerando che siamo di fronte ad una piccolissima realtà. Uno degli elementi più esperti della rosa, a cui è affidato il compito di traghettare la compagine del neo-tecnico Liquidato verso tale impresa, è il vice-capitano Fabio Alleruzzo, irpino doc, acquistato quest’estate dalla Virtus Avellino. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente, per farci raccontare quelle che sono le sue prime impressioni sul campionato che sta per cominciare e sul difficilissimo esordio che aspetta la sua nuova squadra.
Sei arrivato quest’anno dalla Virtus Avellino, dopo tanta D e C2 con le casacche di Cavese, Fondi, Battipagliese, tra le tante, in una squadra che si affaccia per la prima volta nella sua storia in D e che è stata rivoltata come un calzino. Avrai subito sulle tue spalle, tutte le responsabilità di vice-capitano; che pressione senti, considerato che tra l’altro, sei avellinese purosangue e domenica esordirai nello stadio della tua città?
Si, hai detto bene, essendo originario di Avellino, sento un carico maggiore di responsabilita’. La squadra è completamente nuova e siamo insieme appena da un mese e mezzo; eppure, la rosa mi sembra ben assortita. Chiaro, comunque, che essendo una nepromossa, sappiamo che ci sarà da soffrire in un campionato così complicato come questo.
Che sensazioni hai dunque a pochi giorni dal via?
La squadra è composta da bravi ragazzi ma anche da buoni calciatori, dunque, a mio avviso, ci sono tutte le premesse per fare bene.
Domenica affronterete il Savoia, squadra che si presenta ai nastri di partenza con il chiaro intento di disputare un campionato da vertice, dopo aver fatto un mercato importante. Che avversario si aspetta di affrontare?
Sappiamo di affrontare una squadra costruita per lottare per il vertice. Partenza più difficile di questa non ci poteva essere; è un avversario tosto e ci sarà da battagliare fino alla fine.
Da avversario ha già affrontato il Savoia nella stagione 2013/2014, quando vestiva la casacca della Battipagliese. I bianchi del presidente Luce, vinsero il campionato e approdarono in Legapro. Che ricordi hai delle due sfide?
Ricordo bene le due gare, sia quella di andata che di ritorno. Quel Savoia era davvero una grande squadra, composta da calciatori di livello e al Giraud, in notturna, non ci fu partita; mi pare perdemmo 4-1 (lo correggiamo, fu 5-1) e giocammo davanti ad un grande pubblico che mi è rimasto tutt’oggi impresso. Torre Annunziata è una piazza importante…
Cosa ne pensa del girone I? Chi sarà la candidata alla vittoria finale?
È un raggruppamento molto difficile. È faticoso nonché dispendioso affrontare le tante trasferte in Sicilia. Ovviamente, tra le favorite metto il Palermo, poi il Savoia e il Messina anche se le prime due, sono per me le più accreditate. Non mancheranno, ovviamente, anche le sorprese.
Dove può arrivare secondo te il San Tommaso, e quali sono gli obiettivi stagionali?
Il nostro obiettivo è mantenere la categoria e per provare a riuscire in questo intento, dobbiamo pensare partita dopo partita, considerandole tutte come vere e proprie guerre da combattere.
Costituirà un handicap per raggiungere tale obiettivo, giocare in uno stadio così grande e dispersivo come il Partenio-Lombardi?
Avendo una tifoseria non molto numerosa, sarebbe stato meglio giocare a Pratola Serra ma per noi non deve cambiare nulla. Dobbiamo metterci ancora più grinta e determinazione del solito.