Con un impianto sportivo come il Giraud, il Savoia costretto a fare da nomade, in giro per la Campania. Che paradosso.
Che non avrebbe mai giocato in casa quest’anno, si sapeva già dall’inizio ma il pericolo che sarebbe stato addirittura un Savoia nomade, costretto a peregrinare per la Campania, era altrettanto concreto e purtroppo si sta verificando. L’indisponibilità del “Paudice” di San Giorgio a Cremano, ha costretto la società a virare su Cercola per la gara contro l’Ischia, ma la sensazione è che tali spostamenti dovrebbero purtroppo verificarsi con una certa frequenza, nell’arco della stagione. A risentirne sarà indubbiamente la squadra che non avrà il tempo di abituarsi a giocare sullo stesso terreno di gioco ma anche i tifosi, i quali dovranno sobbarcarsi spostamenti non troppo agevoli. Una situazione spiacevole ma allo stesso tempo paradossale, visto che il “Giraud”, fino a pochi anni fa, era considerato una vero e proprio fiore all’occhiello tra gli impianti della Campania. Insomma da cento si è arrivati lentamente a zero, in un declino inesorabile ed inarrestabile. Basta invece spostarsi a pochi chilometri di distanza, per la precisione a Pompei e constatare come si sia verificata la situazione inversa ovvero da un campo in terra battuta e senza spalti si è arrivati a mettere su un impianto funzionale. Piccolo di dimensioni e con le sue pecche ovviamente (i lavori sono durati lungo tempo e da poco sono state installate delle tribune in ferro) ma adatto per disputare il campionato di Eccellenza. Nel frattempo, alcuni esponenti della società hanno avuto un incontro con il Comune. Si è parlato di vari aspetti relativi all’utilizzo del “Giraud”. Bisognerà adesso, solo aspettare e sperare che la situazione si sblocchi almeno per ciò che concerne gli allenamenti.
Infermeria.
Buone notizie almeno, dall’infermeria. Barbato dovrebbe aggregarsi al gruppo domani e di conseguenza, la rosa sarà al completo per la prossima, difficile, gara interna.