Lo sfogo del ds Palumbo:”Sul Giraud nessuno ci ascolta”

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Con il ds Palumbo abbiamo fatto un primo bilancio alla vigilia del primo impegno ufficiale ed abbiamo parlato anche del problema stadio, che rischia di complicarsi sempre di più. 

Dopo il ritiro in quel di Pietradefusi, è tempo di un primo bilancio alla vigilia del primo match ufficiale della stagione, in Coppa Italia contro l’Ercolanese. Lo abbiamo fatto, raggiungendo telefonicamente  direttore sportivo Carmine Palumbo, in viaggio per raggiungere l’ Hotel Vanvitelli dove si terrà la cerimonia di presentazione dei calendari del campionato di Eccellenza.

Direttore, soddisfatto della rosa dopo questa prima fase di ritiro? Che impressioni ha avuto?

Premesso che trattasi pur sempre di calcio d’ Agosto, per cui ogni possibile giudizio, lascia il tempo che trova, posso dire di essere soddisfatto del lavoro svolto sinora dalla squadra. Abbiamo disputato l’ultima amichevole con la Mariglianese che gioca in serie D, ed abbiamo giocato alla pari per cui questo mi fa ben sperare in vista del futuro.

Pochi giorni fa, aveva affermato che l’obiettivo stagionale non sarebbe stato più la salvezza, bensì qualcosa in più.  Avete, insomma, alzato l’asticella…

Si. Chi ci conosce, sa quanto io ed  il presidente Pellerone, siamo competivi ed ambiziosi per cui abbiamo concordato di alzare l’asticella per provarci a piazzare nella parte sinistra della classifica, magari in una posizione utile a disputare i play-off.

Arriveranno dunque rinforzi, oppure ritenete la rosa completa?

Al momento, ritengo la rosa completa con il giusto mix di under ed elementi di esperienza. In particolare, dopo gli ingaggi, perfezionati oggi, dei centrocampisti  De Cristoforo e D’Amaro, possiamo dire di essere numericamente a posto. Poi, dipenderà dalle circostanze. Se nel corso del tempo ci renderemo conto di dover fare qualcos’altro, non ci tireremo indietro. 

Veniamo ora, alla questione stadio. A pochi giorni dall’inizio del Torneo, dove giocherete le gare interne?

Bella domanda. Risale al 13 Luglio, l’ultimo incontro con il Comune ma nonostante aspettassimo una risposta, ad oggi non è mai arrivata.  Eravamo fiduciosi che avremmo potuto disporre del Giraud, almeno per gli allenamenti ma per ora, tutto tace. Per la prima di campionato, abbiamo avuto una risposta positiva da San Giorgio a Cremano, per cui giocheremo lì ma poi il problema si ripresenterà per le altre gare. Ora ci è andata bene e non giocheremo molto distante da Torre Annunziata ma potrebbe, ad esempio, anche capitare di essere ospitati a Cercola o a Pomigliano, che non sono sicuramente dietro l’angolo.

Alla domanda sulla questione Giraud e sull’inizio dei lavori, il ds Palumbo si lascia andare ad un legittimo sfogo.

La questione Giraud, ci sconforta e non poco. Non è possibile andare avanti così, non sapendo, ad oggi, quando cominceranno i lavori. Ci avevano assicurato che la gara sarebbe stata indetta a Settembre ma da ciò che si vocifera in giro, i tempi saranno molto più lunghi. Comunque, nella più rosea delle previsioni, seppur la macchina si mettesse in moto il prossimo mese,  ne dovrebbero trascorrere tre per l’espletamento della gara, altri tre per possibili ricorsi delle ditte escluse con il conseguente inizio dei lavori tra Aprile e Maggio 2023. A questo punto mi domando, laddove i tempi si dovessero ulteriormente prolungare, se ci vorranno due anni per avere il Giraud finalmente disponibile. Eppure lo scorso anno, abbiamo contribuito di tasca nostra ad effettuare alcuni lavori di messa a norma del settore tribuna e quest’anno, ci saremmo resi disponibili ad eseguirli anche per i distinti e la curva. Per tale motivo, ritengo ancora più inaccettabile questo silenzio che è irrispettoso non solo  per tutti noi addetti ai lavori (società, giornalisti etc.) ma anche per i tifosi che dovranno fare grossi sacrifici per seguire la squadra. Così ti viene solo voglia di abbandonare tutto… Non vi nascondo che abbiamo pensato in ultima istanza, anche di adire le vie legali per far rispettare i nostri diritti. Non parliamo poi del campo su cui ci stiamo allenando. Dispone di un unico spogliatoio e siamo costretti ad usare questo stesso locale, persino per concludere le trattative. Inoltre, non c’è neanche la linea telefonica e per posizionare è trasportare la biancheria, ci serviamo di un furgoncino. Ditemi voi, se è possibile andare avanti così.  Siccome non ci ascolta nessuno e non sappiamo a chi rivolgerci per ottenene risposte, confidiamo almeno nella stampa affinché si riesca a sensibilizzare chi di dovere. 

 

 

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