Marianna Vujko: “Il mio sogno nel cassetto? Ottenere la promozione in A2 con una squadra del sud”

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Marianna Vujko si racconta a 360° ad Oplontini.com: l’esperienza con il Club Italia a Roma, la serie A1 a Pesaro, passando poi per la Sicilia e infine la Fiamma Torrese, sottolineando che da tre anni a questa parte, a Torre Annunziata ha trovato una vera e propria famiglia e anche l’affetto delle persone, per lei, è stato un aspetto importante.

Di seguito l’intervista completa:

“Marianna, raccontaci un pò di te e come ti sei avvicinata a questo sport”

“Mi sono avvicinata a questo sport abbastanza per caso. Andavo a prendere mia sorella e una volta l’allenatore si avvicinò, mi diede il borsone e disse che se avessi voluto, avrei potuto cominciare già dal Lunedì successivo ad allenarmi con loro. Sono sempre cresciuta a Lucca, poi dopo sono andata per due anni a Roma con il Club Italia, successivamente sono stata a Firenze e Pesaro e poi in Sicilia, a Marsala e a Modica. Dopo l’esperienza in Sicilia, ho giocato ad Aversa, a Baronissi e infine sono arrivata a Torre Annunziata e da tre anni gioco qui.

“Terzo anno qui a Torre Annunziata, come ti trovi sia dal punto di vista professionale che dal punto di vista umano ?”

“Premetto che sono sempre stata una persona alla quale piaceva cambiare, ma arrivata qui ho trovato fin da subito una famiglia e la città è molto bella. Poi c’è da dire anche che le persone sono molto affettuose e ti sono sempre vicine anche nei momenti di difficoltà e posso dire che mi trovo davvero bene”

“Qual è stata l’esperienza che ti ha segnato particolarmente, di cui porti i ricordi più belli?”

“I due al Club Italia a Roma, mi sono serviti a crescere soprattutto come persona ma anche come giocatrice. Lì sei tutto il giorno in palestra, ci si allena quasi quattro ore ed esci solo per andare a scuola. Poi ho giocato tanti anni in A2 e poi a Urbino sono stata in A1 e quest’ultimo è stato bello dal punto di vista personale e professionale, essendomi misurata con giocatrici di altissimo livello; ma non dal punto di vista societario poiché su dieci stipendi, ne abbiamo ricevuti soltanto due. Ogni anno poi è stato a sé, per cui mi porto qualcosa di bello per ogni annata”

“Quali sono le differenze che hai potuto notare tra i vari campionati e come valuti il girone nel quale si trova la Fiamma?”

“Quest’anno il livello é molto alto e la classifica ne è la prova, infatti basta una sola giornata per stravolgerla completamente. In generale, ci possono essere delle squadre che peccano dal punto di vista tecnico quando si trovano a disputare i play-off, ad esempio c’é qualche squadra che quest’anno per poter giocare in A2 hanno acquistato i diritti del titolo, quindi non é stata una promozione guadagnata sul campo e questa può essere un aspetto che alla lunga puoi pagare dal punto di vista tecnico. Sarebbe bello, invece, vedere delle squadre che si guadagnano la promozione in A2 sul campo”

“Come valuti la vittoria di Sabato contro l’Arzano?”

“In generale, i derby sono sempre delle partite complicate, però dentro di te hai quella spinta in più che in altre gare non hai. Su tutte, c’è stata una cosa molto positiva, però, nella gara di Sabato: siamo partite bene nel primo set e questa cosa in sette giornate di campionato non era mai successa. Durante la settimana, la coach ci aveva chiesto di dare il massimo nel primo set e cercare di partire bene, quindi abbiamo lavorato molto sull’approccio iniziale alla gara. Nel secondo set poi, le nostre avversarie si sono fatte valere ma eravamo consapevoli della loro forza. Siamo contente di essere riuscite a vincere un derby in 4 set”

“Qual è il sogno nel cassetto per il prosieguo della tua carriera?”

“Il mio sogno sarebbe quello di vincere un campionato al sud Italia e riportare la Serie A qui”

“In ultima battuta: chi è Marianna Vujko al di fuori del campo? Oltre alla pallavolo, hai anche altre passioni?”

“Oltre a dedicarmi alla pallavolo, sono all’ultimo anno del corso di laurea in Informatica a Fisciano. Sono una persona abbastanza tranquilla, la sera mi piace anche stare a casa a guardare la tv, leggere un libro, ascoltare la musica ma a volte, soprattutto la Domenica, mi concedo qualche uscita a Napoli o nel centro di Salerno, soprattutto in questo periodo pre-natalizio”

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