Sandro Grossi, tecnico del Cassino: “I nostri obiettivi sono la salvezza e la valorizzazione dei giovani”

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Intervista al tecnico del Cassino, squadra che punta alla valorizzazione dei giovani, come testimonia la classifica “giovani di valore”, stilata pochi giorni fa dalla LND.

Dopo la fondamentale vittoria ottenuta domenica al “Giraud” i bianchi si sono subito rimessi a lavoro per preparare al meglio l’insidiosa trasferta di Cassino. L’obiettivo sarà senza dubbio quello di fare bottino pieno per azzerare e mettersi definitivamente alle spalle il periodo negativo vissuto dopo lo stop del campionato, durante il quale i bianchi si sono improvvisamente smarriti. Non sarà assolutamente facile portare a casa punti dal “Gino Salveti“, sinora baluardo protetto dall’ombra della famosa Abbazia, nel quale hanno frenato la propria corsa, Latina, Monterosi e Muravera e dal quale è uscito indenne solo il Carbonia ma i bianchi dovranno necessariamente trovare in quest’ombra la luce in cui orientarsi e riprendere quella strada già tracciata nelle ultime due settimane. In rappresentanza della compagine frusinate, abbiamo raggiunto telefonicamente il tecnico Sandro Grossi, cassinate doc, per parlare con lui della prossima sfida con gli oplontini.

Mister, soddisfatto sin qui, del cammino dei suoi ragazzi o si aspettava di più?

Si, sono molto contento. Considerando che siamo una squadra molto giovane, credo che stiamo facendo molto bene. Siamo riusciti a battere squadre come Latina, Monterosi e Muravera. Forse potevamo avere addirittura qualche punto in più, ma non fa nulla. Domenica abbiamo perso a Nocera ma ciò che hanno scritto alcuni giornalisti locali, non corrisponde assolutamente al vero. Secondo loro, la Nocerina ci avrebbe asfaltato ma nessuno ha detto che abbiamo preso una traversa che ci è stato fischiato contro un rigore inesistente e che ci hanno segnato il terzo gol, a pochi minuti dalla fine. Trovo questa cosa molto scorretta ma purtroppo fa parte del gioco, e siamo consapevoli che dobbiamo accettare tutto. A mio avviso, domenica abbiamo forse disputato la partita più bella della stagione.

Ci ha già anticipato sulla domanda che stiamo per porle. Siete una squadra molto giovane, basti pensare che nelle ultime gare, l’età media dell’undici titolare superava a stento i ventitre anni e che state schierando addirittura un 2003 (Miranda) ed un 2004 (Raucci). Difatti, nella classifica “giovani di valore” siete al momento al primo posto. La vostra si può definire una filosofia societaria?

L’obiettivo della società è proprio quello di valorizzare al meglio i nostri giovani. Quando sono arrivato qui, mi è stato chiesto proprio questo: coltivare talenti cercando di raggiungere una salvezza tranquilla e si può dire che per ora, siamo ampiamente in  linea con le aspettative. Basti pensare che in questo avvio di stagione, molto spesso la nostra difesa era composta da un 2001, un 2002 ed un 2003, una cosa che credo non si verifichi da nessuna altra parte. Se non erro siamo la terza squadra più giovane d’ Italia e dalla sesta giornata, ho  cominciato ad utilizzare anche un 2004, per cui i nostri punti, nella classifica dei giovani di valore, saranno destinati ad aumentare.

Tra le mura amiche state andando molto bene ma lo stesso non può dirsi per l’andamento in trasferta dove avete sinora perso quattro gare, subendo nove reti e siglandone solo una. Come mai, a suo avviso, questo dislivello così netto?

Beh credo che ciò sia dovuto proprio all’inesperienza. Per esempio domenica a Nocera, abbiamo preso gol nei primi minuti, a causa di una leggerezza del nostro calciatore più giovane, che è scivolato. Stessa cosa è accaduta contro la Vis Artena, dove abbiamo concesso un rigore dopo appena sette minuti. Stiamo, insomma, pagando alcune disattenzioni fuori casa ma questa cosa l’avevamo messa in preventivo. Quando disponi di una rosa molto giovane, non può che essere così.

Da cassinate doc, che emozione si prova ad allenare la squadra della propria città? Si tende a moltiplicare le energie e a dare di più?

Indubbiamente è così. Sono felice di essere ritornato ad allenare la squadra della mia città che alcuni anni fa ho portato in D e poi in C, fino al terzo posto. Le emozioni sono più forti anche perché sento il Cassino, come una mia creatura.

C’è ancora tempo fino al 26 Febbraio, per intervenire sul mercato. Apporterete dei correttivi, oppure siete a posto così?

Forse avremmo bisogno di qualche ricambio in più ma se ci sarà l’occasione, la società saprà come e quando intervenire. Per il momento, sono soddisfatto del gruppo che ho a disposizione che è unito e coeso. Puntiamo inoltre a trattenere i nostri uomini migliori, nonostante le offerte che ci stanno arrivando. Il difensore classe 2003 Miranda, ha già ricevuto offerte da squadre di categoria superiore ed anche il nostro 2004, Raucci, sta cominciando a mettersi in evidenza. Una grande soddisfazione per una società come la nostra che a mio avviso è una delle più serie ed organizzate con cui abbia mai lavorato. Ci sono sempre vicini ed inoltre sono sempre puntuali nei pagamenti. Una rarità, nel calcio di oggi.

Domenica affronterete il Savoia che, dopo un periodo di appannamento, pare essersi ritrovata e che sul mercato, si è molto rinforzata. Che partita si aspetta?

Il Savoia è una squadra forte, composta da tanti calciatori importanti come Poziello, un professionista serio con cui ho già lavorato ad Isola Liri e che tengo a salutare, Manzo e Kyeremateng, solo per citarne alcuni. Hanno vissuto un periodo no che ne ha rallentato la corsa ma credo che resti una delle squadre con la rosa più forte del girone. Difatti, all’inizio del torneo, l’ho indicata come una delle favorite per la vittoria finale. Mi aspetto dunque, una partita difficile che andrà affrontata con la giusta concentrazione.

Secondo lei, i bianchi si possono ancora inserire nella lotta al vertice?

Hanno tutte le carte in regola per poterlo fare anche se realisticamente sarà difficile, sopratutto se là davanti, Monterosi e Latina, continueranno a correre.

Avete già affrontato le prime della classe. Quale avversaria, l’ha sinora colpita di più?

Quelle che mi hanno colpito di più per forza ed organizzazione, sono Monterosi e Latina. Poi, direi la Nocerina che secondo me ha tutte le carte in regola per inserirsi nella lotta al vertice. Sono queste squadre, insieme al Savoia, che lotteranno per il primato. In più, aggiungerei il Latte Dolce per l’organico che ha allestito,  sebbene al  momento, abbia deluso le aspettative.

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