La rosa a disposizione di Parlato risulta ampia e di qualità e, grazie alla duttilità dei suoi calciatori, può concedersi il lusso di cucire su misura una pluralità di abiti
Si avvicina il match con il Roccella, e il tecnico del Savoia Carmine Parlato, ė pronto, come sempre, a prendere ago e filo per cucire su misura il vestito migliore, quello più adatto a far fare un figurone al suo Savoia.
L’abito ideale, in grado di calzare a pennello a capitan Poziello e company, in realtà lo ha già trovato da un po’ di tempo ed è il 3-5-2, ma improvvise indisponibilità e squalifiche, queste ultime più frequenti in questa fase della stagione, poiché i cartellini gialli cominciano ad accumularsi, costringono il sarto oplontino, a preparare ulteriori vesti nel caso in cui urgesse un cambio repentino. Vediamo quale o quali potrebbero essere.
3-5-2 o ritorno alle origini? – A chi, del resto, non è mai capitato di comprare un vestito e dopo averlo indossato appena una volta, di riporlo nell’armadio e di rispolverarlo solo in rare occasioni, perché non ci si sente più a proprio agio? È esattamente ciò che è accaduto ai bianchi ad inizio stagione. Quel 4-3-3, per quanto ci si volesse illudere che fosse un indumento comodo, in realtà non lo era affatto è così, giusto il tempo di sei-sette uscite è stato riposto inesorabilmente nel cassetto, perché con il 3-5-2 riflesso nello specchio, questa squadra è apparsa molto più bella e attraente. Se però, dei bottoni si scuciono, cosa fare? Meglio cambiarsi, ritornare al quantomeno affidabile vecchio, oppure attaccarne di nuovi? Il problema, in realtà, sussisterebbe per chi non dispone di ricambi, ma non per l’allenatore oplontino che ha solo l’imbarazzo della scelta. Nonostante manchino elementi importanti come Scalzone e Poziello, la possibilità di effettuare rattoppi e aggiusti, di certo non manca, basti pensare al neo-arrivato Tourė e ad uno tra Diakite’ e De Vena, pronti a prendere il loro posto. Sarà sicuramente uno di loro a far coppia con Cerone, il quale sta ritrovando, partita dopo partita, la forma migliore. Del resto, ci vuole una punta dal peso specifico rilevante accanto al fantasista romano, in grado di aggradire gli spazi, come l’ivoriano o di stazionare nell’area di rigore, come l’ex Giugliano.
Non solo rattoppi, anche ricami – In più, mister Parlato, può concedersi anche il lusso di ricamare oltre che rattoppare. L’altro nuovo acquisto, l’argentino Chironi, ha difatti dimostrato di essere a proprio agio nel ruolo di interno di centrocampo, posizione nella quale può esprimere una delle sue caratteristiche migliori ovvero la capacità di inserirsi negli spazi, come ha dimostrato in occasione dei due goal consecutivi, siglati a Marsala e in casa con la Cittanovese, molto simili per fattura. Inoltre, grazie ad un’altra sua abilità, ovvero quella di saltare l’uomo, può rivelarsi decisivo soprattutto tra le mura amiche, contro avversari che si chiudono rendendo difficile la possibilità di trovare spazi.
Un abito insomma, che oltre a poter essere sempre indossato, può anche essere abbellito e impreziosito per poter ben figurare, in qualsiasi tipo di occasione.