Cerone (l’ultimo goal su azione, risale alla trasferta di Licata) Diakite’ ed Orlando, segnano con il contagocce. Perché non dare fiducia dall’inizio a Scalzone, l’attaccante con la più alta percentuale realizzativa della rosa, e De Vena?
Se questo Savoia sta mostrando di avere una grande solidità difensiva, lo stesso non può dirsi per ciò che concerne il reparto avanzato che al contrario che, soprattutto nell’ultimo periodo, ha le polveri bagnate, commettendo troppi errori sotto-porta. Cerone, ha decisamente perso la brillantezza dei tempi migliori , e non solo per le reti segnate (l’ultima su rigore contro l’Acr Messina, l’8 Dicembre e su azione, addirittura il 13-10-2019 nella vittoria trasferta di Licata) ma anche per ciò che concerne la tenuta atletica, difatti non riesce più a saltare l’uomo e a creare la superiorità numerica come ci aveva ormai abituati ad avvio stagione. L’unico in grado di garantirla, al momento, è l’irrinunciabile Oyewale, ma è troppo poco per provare a buttare giù i castelli difensivi che le compagini di bassa classifica vengono a costruire al “Giraud”. Orlando, pare irriconoscibile rispetto al calciatore ammirato in Legapro, pochi anni fa. Sembrava che il goal contro l’Acireale fosse servito per aiutarlo, definitivamente, a sbloccarsi, ed invece non è stato così. Per questo, abbiamo sinceramente fatto fatica a capire il perché Parlato sia partito ieri con l’inedita coppia d’attacco composta dal fantasista romano e dall’ex Matera, preferendosi affidare ad un attacco leggerino, piuttosto che inserire dal primo minuto un bomber di peso come Scalzone che, tra l’altro, è anche l’attaccante con la maggior percentuale realizzativa dei bianchi e De Vena oppure uno dei due, in coppia con Diakite’, il quale nonostante non stia rendendo come si sperava, avrebbe almeno garantito maggior dinamismo e attacco degli spazi grazie al dialogo con Oyewale che sulla sua fascia di competenza, era l’unico a sfondare. Un attacco più “pesante”, sarebbe potuto servire ad aprire la difesa avversaria per favorire gli inserimenti dei centrocampisti invece, è stato in questo modo, soltanto regalato un tempo alla compagine di mister Utro. Occorrerà ripartire da queste due partite, dunque, per non ricommettere più tali errori ma la cosa imprescindibile sarà quella di acquisire al più presto, cattiveria e cinismo sotto-porta, elementi indispensabili in questa fase decisiva del campionato.
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